venerdì 8 luglio 2016

Shandon 2004 - Shandon 2016, Back on board!

Ripropongo qui sul nuovo blog "Il disimpegnato" una recensione del 30 gennaio scorso (riveduta e corretta) che pubblicai su Diggita, sul ritorno in scena dei mitici Shandon, con un nuovo disco, dopo 12 anni di assenza.

La copertina dell'album Back on Board degli Shandon


Sono tornati! Non ci potevo davvero credere quando sulla loro pagina Facebook è uscita la notizia: gli Shandon di nuovo in pista! Sono passati ben dodici anni dall'ultimo disco e direi che senza la loro musica sono stati comunque anni peggiori di quello che avrebbero potuto essere. Allegria, ritmo e ska sono mancati, inutile negarlo. Non pensavo sarebbero mai tornati, ma mi sbagliavo. Il suono del nome Shandon nella mia testa richiama ancora oggi bellissimi ricordi e tanta, ottima musica. Ovviamente ho subito acquistato il disco, gli artisti che si amano devono essere sostentati, altrimenti addio musica ed emozioni! Il disco è ben fatto, divertente, leggero, con sonorità reggae e ska bene in evidenza. Gli Shandon sono tornati indietro, agli albori, quando lo ska la faceva da padrone. Rispetto all'ultimo album "Sixtynine", le sonorità sono notevolmente diverse, meno rock e decisamente più ska. Nel disco spiccano senza alcun dubbio una cover di Proud Mary (Creedence Clearwater Revival) assolutamente fantastica e trascinante, la classica canzone che ti resta in testa per giorni e giorni, ritornello ("rolling, rolling, rolling down the river") e trombe in primis. E poi l'ultima del disco "Only love", un pezzo decisamente ben costruito e secondo me, sopra la media del disco. Media innalzata notevolmente dal pezzo reggae "Vuoto" con la collaborazione di un'altra icona della musica alternativa italiana, Bunna degli Africa Unite. Il resto sono tutte belle canzoni, il disco è molto godibile, una mezz'ora di musica che davvero scorre in fretta, innestando buon umore e divertimento. Certamente un buon di ri-esordio. 

Non sono invece passati in fretta questi dodici anni, che ovviamente hanno cambiato me e quelli della mia generazione, compreso tutto quello che c'era intorno. Molti degli adolescenti di allora, me compreso, sono maturati, migliorati sotto tanti aspetti, peggiorati sotto molti altri, dopo un'inevitabile scontro con la realtà. Nel 2004 la mia generazione era in piena fase "divertimento e spensieratezza", ora nel 2016 in piena crisi esistenziale e di certezze. Allora di certezze ne avevamo a bizzeffe, oggi non più. Le difficoltà col tempo aumentano, tutto si fa più difficile, si è purtroppo più consapevoli di moltissime cose che all'epoca si ignoravano. E forse era meglio così. Gli Shandon sono uno dei primi gruppi che ho ascoltato dal vivo ancora prima del 2004, nella Villa Comunale della mia città (Ceccano), piccolo spazio che conteneva centinaia di persone, gli Shandon in kilt e tantissimo divertimento. Sembrano giorni lontani anni luce, ma in realtà non è proprio così. Si deve tornare a quei sentimenti e a quella spensieratezza. Forse con l'aiuto della musica degli Shandon un tuffo nel passato sarà più semplice. O almeno una mano la darà. Back on board, bentornati agli Shandon!

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