martedì 30 agosto 2016

Stentano Roma e Inter, vince la Juve, primo squillo del Napoli

L'Inter non riesce a riscattare il pessimo inizio con il Chievo pareggiando in casa in rimonta con il Palermo. La Roma si fa rimontare due gol dal Cagliari, la Juve vince con la Lazio, Khedira ancora protagonista. Il Napoli supera un coriaceo Milan. Genoa e Sampdoria a punteggio pieno con il Sassuolo. Prima vittoria per Fiorentina, Torino e Udinese.

L'esultanza di Milik (foto sito ufficiale Napoli)

La seconda giornata di Serie A conferma la leadership della Juventus, che al cospetto di un'ottima Lazio, vince grazie ad un gol di Khedira al ventunesimo della ripresa. Splendido inizio di campionato del centrocampista tedesco che si rivela ancora una volta decisivo e letale quando può inserirsi senza palla. La Lazio gioca alla pari con i campioni d'Italia in carica dimostrando un'ottima organizzazione di gioco. La Juve si conferma ancora una volta un avversario molto difficile da battere e lo sarà fino alla fine. Higuain ancora una volta in panchina, entra solo nella ripresa. 

Nell'altro anticipo del sabato arriva la prima vittoria del Napoli in campionato e davanti al proprio pubblico. La squadra di Sarri batte un Milan combattivo per 4-2, con la prima doppietta italiana del polacco Milik. Decisiva è però la doppietta di Callejon: al ventinovesimo raccoglie la corta respinta di Donnarumma su tiro a giro di Insigne; nei minuti di recupero appoggiando in rete il pallone dopo la respinta sulla linea con la mano di Romagnoli. Il Napoli era passato in vantaggio al diciottesimo con un tap in sotto rete di Milik dopo il palo colpito da uno scatenato Mertens e aveva raddoppiato al trentatreesimo con un colpo di testa del giovane attaccante polacco su calcio d'angolo. Il Milan non era rimasto a guardare e nel giro di cinque minuti ha raddrizzato la partita con una bellissima azione personale di Niang e agguantato il pari con uno splendido destro di Suso all'incrocio dei pali. Dopo aver subito il 3-2 il Milan restava però in nove causa espulsione di Kucka e nel finale di Niang. 

L'Inter non è riuscita a conquistare la prima vittoria in campionato ed ha pareggiato in casa contro il Palermo di Ballardini. Prima mezzora molto brutta, con il Palermo che sfiorava il vantaggio con Goldaniga. Nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo l'Inter sfiorava il gol con Medel, tiro salvato sulla linea, e costruiva diverse palle gol che però non riusciva a sfruttare. All'inizio del secondo tempo il Palermo passava sorprendentemente in vantaggio con un tiro deviato di Rispoli, aprendo un periodo di confusione della squadra di De Boer. L'ingresso in campo di Candreva dava finalmente la sveglia all'Inter che sfiorava il gol con Icardi di testa e poco dopo giungeva al pareggio ancora con Icardi di testa. L'Inter spingeva nel finale ma non riusciva ad avere la meglio e doveva accontentarsi del primo punto in campionato. Ottimo pari per il Palermo, che comincia a fare punti in una trasferta proibitiva. 

Ancora una serata no per la Roma che in vantaggio di due reti a Cagliari si è fatta rimontare subendo il pari di Sau a tre minuti dal termine. Al sesto minuto il rigore per un fallo netto di Isla su El Shaarawy portava Perotti sul dischetto: 1-0 e terzo gol dagli 11 metri per il trequartista argentino. Al primo minuto della ripresa i tre punti sembravano prendere la via di Roma dopo il raddoppio di Strootman. Il Cagliari, dopo un palo di Borriello nel primo tempo, reagiva in maniera decisa e accorciava all'undicesimo sempre con Borriello, mentre riusciva a pareggiare a tre minuti dal termine con un colpo di testa di Sau, complice un'uscita incerta di Szczesny. 

Ancora una vittoria per il Genoa che vince a Pescara contro il Crotone dopo un primo tempo difficile. Due i pali per i crotonesi nel primo tempo, mentre era Palladino a siglare il primo gol in Serie A della squadra calabrese. Nella ripresa il Genoa faceva valere la propria superiorità tecnica pareggiando al sesto minuto con Gakpe, per poi chiudere il match con una splendida doppietta di Pavoletti: prima con un gran colpo di testa; poi con una splendida girata in anticipo. 

Sofferta vittoria della Fiorentina che batte a fatica il Chievo nel giorno del suo novantesimo compleanno. Il gol di Sanchez su azione da calcio da angolo permetteva ai viola di gestire il risultato fino alla fine e portare a casa i primi punti del campionato. Il Chievo si conferma comunque squadra ostica e difficile da battere. 

Seconda vittoria in campionato anche per la Sampdoria di Giampaolo che batte l'Atalanta di Gasperini, alla seconda sconfitta in due partite. Al ventisettesimo Kessie, al terzo gol in due partite, portava in vantaggio l'Atalanta, anche se poco dopo un calcio di rigore di Quagliarella riequilibrava il match. La svolta arrivava però al quarantaduesimo con l'espulsione di Carmona per doppio giallo che complicava non poco i piani di Gasperini. Poco prima della fine del primo tempo Barreto sigla il 2-1 e in superiorità numerica la Samp non aveva troppe difficoltà a gestire e a portare a casa i tre punti. 

Seconda vittoria anche per il Sassuolo: il Pescara ha comunque giocato una buona partita e ha avuto qualche occasione per pareggiare, soprattutto con Manaj, che dopo aver accorciato a dieci minuti dal termine il doppio vantaggio del Sassuolo, mentre si involava verso la porta emiliana sbagliava il controllo decisivo. Il Sassuolo è in un momento magico e continua a stupire, conquistando la vetta del campionato con i gol di Defrel e del solito Berardi. 

Il Torino cala il pokerissimo contro il Bologna con Belotti assoluto protagonista: tripletta per lui, anche se resta ancora da migliorare la mira dagli 11 metri: secondo errore dal dischetto consecutivo per lui. Il Bologna è stato in partita per tutto il primo tempo ,chiuso in svantaggio per 2-1 dopo aver subito la doppietta di Belotti, ed aver momentaneamente pareggiato il conto con un' azione solitaria di Taider, bravo a rubare palla a centrocampo e ad involarsi verso la porta di Padelli. Nel secondo tempo altre tre reti dei padroni di casa con Martinez, Baselli e ancora Belotti. 

Vince per la prima volta anche l'Udinese che batte in casa l'Empoli per 2-0. Un gol all'inizio e un gol alla fine per regolare l'Empoli di Martusciello. Felipe al terzo su azione d'angolo sblocca la partita, mentre la chiude Perica con un gran bel gol all'ultimo minuto.  

domenica 28 agosto 2016

I trasferimenti ufficiali della scorsa settimana

Un'altra settimana di calciomercato sta volgendo al termine; vediamo quali sono stati gli affari ufficiali conclusi in Serie A e Serie B direttamente dai siti ufficiali delle due leghe.


Dennis Praet, promettente acquisto della Sampdoria (foto Instagram ufficiale Praet)


Lega di A

La settimana di calciomercato inizia con l'acquisto lunedì da parte del Pescara di Simone Pepe, svincolato, mentre la Fiorentina martedì prende in prestito dal Chivas de Guadalajara il difensore messicano Carlos Salcedo, classe 1993. 

Mercoledì di mercato più attivo invece con varie operazioni. L'Udinese prende in prestito dal Granada il difensore classe 1991 Molla Wague, mentre la Samdporia prende in prestito dal Livorno il giovane attaccante classe 1998 Alberto Testa e a titolo definitivo dall'Anderlecht il promettente centrocampista belga classe 1994 Dennis Praet. Attive anche le neopromosse Pescara e Crotone: i biancazzurri prendono a titolo definitivo dalla Roma l'attaccante Stefano Pettinari, mentre il Crotone prende in prestito dal Genoa il terzino Aleandro Rosi. 

Giovedì da segnalare il passaggio a titolo temporaneo dell'attaccante Guido Marilungo dall'Atalanta all'Empoli, l'acquisto da parte del Crotone dello svincolato centrocampista classe 1992 Andrea Scicchitano e il rientro per fine prestito al Genoa del centrocampista Rodney Strasser.

Lega di B

La settimana di calciomercato in B inizia con una doppia operazione in entrata per il Latina, che prende in prestito dall'Atalanta il difensore classe 1993 Constantin Nica ed il giovane attaccante Simone Beccaceci.

Martedì scambio di centrocampisti tra Bari e Ternana, con la squadra biancorossa che prende Federico Furlan ed i rossoverdi che prendono Marino Defendi. 

Mercoledì senza operazioni di mercato in B, mentre giovedì si registrano varie operazioni, a cominciare dal Bari che ottiene il prestito dalla Sampdoria del centrocampista classe 1995 David Ivan. Il Frosinone prende invece a titolo definitivo dal Sassuolo il difensore Lorenzo Ariaudo, mentre il Perugia prende in prestito dal Chievo l'attaccante classe 1995 Victor da Silva. Doppia operazione in entrata per la Ternana che prende in prestito dal Bari il centrocampista 1993 Giovanni di Noia ed il portiere classe 1992 Alessandro Piacenti, svincolato. 

Venerdì scambio di giocatori tra Trapani ed Avellino, con il centrocampista Luca Crecco che si trasferisce nelle fila dei campani ed il difensore Pietro Visconti che invece giocherà per i siciliani. 

sabato 27 agosto 2016

Le avversarie di Roma e Sassuolo in Europa League

Ieri si sono svolti i sorteggi di Europa League, con ben quattro squadre italiane ai nastri di partenza: Roma, Inter, Fiorentina e Sassuolo. I sorteggi sono stati abbastanza benevoli e tutte le italiane hanno le carte in regola per conquistare il passaggio del turno. Oggi approfondiremo la conoscenza delle avversarie di Roma e Sassuolo

Il nuovo San Mamés (foto sito ufficiale Athletic Bilbao)


Roma e Sassuolo hanno raggiunto l'Europa League attraverso cammini diametralmente opposti: la Roma purtroppo ha fallito l'accesso ai gironi di Champions League perdendo ai preliminari con il Porto e retrocedendo quindi in Europa League, mentre il Sassuolo, dopo il sesto posto in campionato dell'anno scorso, si è conquistato la sua prima esperienza in Europa attraverso due turni preliminari, nei quali ha battuto gli svizzeri del Lucerna e i serbi della Stella Rossa. Un cammino entusiasmante per gli emiliani, molto meno per la squadra della capitale, che dovrà per forza di cose trovare entusiasmo per affrontare al meglio l'Europa League. 

Per la Roma un girone abbordabile

La Roma è stata sorteggiata insieme ai romeni dell'Astra Giurgiu, i cechi del Viktoria Plzen e gli austriaci dell'Austria Vienna. Un girone sulla carta piuttosto semplice, con trasferte non troppo proibitive. 
I romeni dell'Astra Giurgiu sono stati la vera sorpresa dei preliminari, durante i quali hanno estromesso gli inglesi del West Ham, andando a vincere per 1-0 a Londra. Un gol del portoghese Felipe Texeira ha consentito alla squadra di Marius Sumudica di accedere ai gironi, dopo il pareggio per 1-1 dell'andata che lasciava poche speranze di qualificazione. Pronostico clamorosamente ribaltato per una squadra che dopo 5 gare di campionato ha raccolto solo 4 punti. L'anno scorso però la squadra ha vinto il primo campionato della sua storia davanti alla Dinamo Bucarest. Dal mercato non sono arrivati grandi acquisti, prevalentemente parametri zero. L'allenatore può contare sull'ex conoscenza del calcio italiano Denis Alibec, ex giovanili dell'Inter, sul talentuoso centrocampista Budescu e su poco altro. Lo stadio di casa conta 5600 spettatori. 
Altra avversaria della Roma è il Viktoria Plzen, retrocessa dai preliminari di Champions League dopo essere stata estromessa dal Ludogorets: pareggio in casa per 2-2 dopo la sconfitta per 2-0 rimediata in Bulgaria all'andata. La squadra di Roman Pivarnik ha vinto lo scorso campionato ceco (il quarto della sua storia) davanti allo Sparta Praga, mentre quest'anno dopo quattro giornate sono 7 i punti in classifica. Gioca a Plzen in un impianto di 11700 spettatori, la Doosan Arena, ed ha in rosa buoni giocatori ma nessun talento o calciatore di un certo livello. 
Terzo e ultimo avversario l'Austria Vienna allenata dal tedesco Thorsten Fink, giunta ai gironi di Europa League dopo aver estromesso nell'ultimo turno i norvegesi del Rosenborg, con una doppia vittoria per 2-1 sia in casa, sia in trasferta. È una delle squadre più titolate d'Austria con i suoi 24 titoli, l'ultimo conquistato nel 2013. L'anno scorso l'Austria Vienna si è classificata al terzo posto dietro Rapid e Salisburgo, mentre quest'anno dopo 5 partite ha raccolto 9 punti. Gioca in casa al Generali Arena di Vienna, impianto da 13500 posti. La rosa è abbastanza modesta, senza calciatori di un certo livello. 
La Roma non ha quindi alcuna scusante, è strafavorita per il passaggio del turno e già sarebbe una grossa sorpresa se non arrivasse in testa al girone. I sedicesimi, sulla carta, sembrano essere scontati.

Il sogno europeo del Sassuolo continua

Il sorteggio del Sassuolo è stato anch'esso benevolo, in quanto la squadra di Di Francesco, partendo dalla quarta fascia, poteva incappare in un girone di ferro, ed invece fortunatamente non è stato così. La squadra di Squinzi ha pescato dall'urna i baschi dell'Athletic Bilbao, gli austriaci del Rapid Vienna e i belgi del Genk. 
I baschi dell'Athletic Bilbao sono la squadra più temibile del raggruppamento, soprattutto perché in casa può contare sull'appoggio del mitico San Mamès, stadio che contiene 53332 spettatori, sempre molto calorosi, un vero e proprio dodicesimo uomo in campo. La squadra allenata da Ernesto Valverde, è giunta al quinto posto della scorsa Liga, dietro alle solite tre corazzate e al Villareal. Nella prima giornata di campionato è stata sconfitta in trasferta dallo Sporting Gijon per 2-1, mentre in questo week end ospiterà in casa il Barcellona. I baschi hanno vinto 8 campionati spagnoli, anche se l'ultimo è datato 1984. La rosa è di tutto rispetto e può contare su giocatori d'esperienza come Muniain e il bomber Aduriz in attacco, il talentuoso centrocampista Inaki Williams, sul quale hanno già messo gli occhi le più importanti big europee; Susaeta, Iturraspe e Raul Garcia formano un centrocampo di tutto rispetto; in difesa brilla il francese Laporte, talento cristallino di 22 anni, mentre in porta c'è l'esperto Iraizoz. Questa è sicuramente l'avversaria più forte del girone, ma il Sassuolo ha tutte le carte in regola per giocarsi le sue chance anche con i baschi. 
Altro avversario pescato dall'urna sono i belgi del Genk, squadra fondata solamente nel 1988. Conta tre titoli vinti, l'ultimo nel 2011, e gioca in casa alla Luminus Arena, stadio da 24604 posti. La squadra belga è arrivata ai gironi passando dai preliminari, dove ha eliminato la Lokomotiv Zagabria pareggiando 2-2 in trasferta e vincendo il ritorno per 2-0 in casa. In campionato ha raccolto 7 punti in 4 gare, e l'anno scorso ha chiuso la stagione al quinto posto. Allenata dal belga Peter Maes, in rosa non ha grandissimi calciatori ed ha venduto nell'ultima sessione di mercato Kabasele, uno dei giocatori più importanti, al Watford. 
Ultima avversaria è il Rapid Vienna, una delle più prestigiose squadre austriache, con i suoi 32 titoli, anche se l'ultimo risale al 2007. Disputa le proprie partite in casa al Gerhard Hanappi stadion, impianto da 48500 spettatori. Si è qualificata ai gironi passando dai preliminari, dove nell'ultimo turno ha eliminato gli slovacchi del Trencin: dopo aver vinto per 4-0 in trasferta, la squadra allenata dal tedesco Buskens, ha rimediato una indolore sconfitta casalinga per 2-0. L'anno scorso ha chiuso il campionato al secondo posto a 9 punti dal Salisburgo, mentre quest'anno ha collezionato 10 punti dopo 5 gare. Il Rapid non ha grandi calciatori in rosa ed è composta da tanti giovani promettenti. 
Questo girone non sembra quindi un ostacolo insormontabile per il Sassuolo, che sulla carta è più forte di Rapid Vienna e Genk, sia a livello di gioco, sia a livello di giocatori. Le trasferte, esclusa quella di Bilbao (comunque fattibile per i neroverdi), non sembrano proibitive, mentre in casa si dovrà costruire la qualificazione ai sedicesimi. Il sogno può andare avanti ancora a lungo...




venerdì 26 agosto 2016

Buoni sorteggi per le italiane in Champions League

Questa volta l'urna per le squadre italiane in Europa è stata (sulla carta) benevola. Vediamo quali sono le squadre pescate dalle italiane, quali insidie e le possibilità di passaggio del turno di Juventus e Napoli. 


Julio Cesar con la maglia del Benfica

Ieri si sono svolti i sorteggi dei gironi di Champions League che hanno visto protagoniste Juventus e Napoli. Quest'anno la preoccupazione per il ranking Uefa è drasticamente scesa, dopo l'annuncio della riforma della massima competizione europea che vedrà qualificate ben quattro squadre italiane direttamente dai gironi senza preliminari. L'Italia è attualmente ben salda tra le prime quattro e i criteri del nuovo ranking vedrà sicuramente la posizione del nostro movimento calcistico in ascesa. Tolto questo aspetto è fondamentale per le squadre italiane far bene in Europa, per prestigio, oltre che per questioni meramente economiche. Il primo scoglio da superare le due squadre italiane impegnate, Juventus e Napoli, sono i gironi, che quest'anno non sembrano proibitivi, anche se in campo tutto è molto più complicato. Quali sono gli avversari delle italiane? Quali le insidie? Scopriamole insieme. 

Juventus, attenzione al Siviglia e al Lione


Salvatore Sirigu, nuovo acquisto del Siviglia

La Juventus è stata sorteggiata nel Gruppo H insieme ai campioni in carica dell'Europa League del Siviglia, i croati della Dinamo Zagabria e i francesi del Lione. Un girone equilibrato, con squadre non particolarmente forti, ma tutte comunque ostiche. La Dinamo Zagabria ha a sorpresa eliminato il Salisburgo nell'ultimo turno preliminare, andando a vincere in Austria nei tempi supplementari per 2-1. La squadra di Zlatko Kranjcar ha eliminato nei turni precedenti Dinamo Tbilisi e Vardar, guida al momento il campionato insieme al Rijeka ed ha in squadra i soliti giovani di talento inseguiti da mezza Europa, squadre italiane comprese: parliamo di Ante Coric e Marko Rog, centrocampisti dal futuro assicurato. La squadra parte come la più debole del girone, anche se una trasferta a Zagabria non è mai da sottovalutare. 
Squadra di tutto rispetto è il Siviglia di Sampaoli, che però ha già perso Supercoppa Europea con il Real Madrid e Supercoppa di Spagna con il Barcellona. L'esordio in campionato è stato un pirotecnico 6-4 contro l'Espanyol, che ha evidenziato come la difesa debba essere ancora registrata. D'altra parte Sampaoli sta mettendo su un progetto tatticamente innovativo che la squadra deve ancora digerire. La squadra spagnola si è rinforzata attraverso giocatori di qualità: sono arrivati Vietto, Ganso, Franco Vazquez, ex Palermo, Correa ex Sampdoria, oltre al giapponese Kiyotake, al centrocampista Kranevitter e all'acquisto dell'ultim'ora, il portiere ex Psg Sirigu. Molti pezzi pregiati della passata stagione sono stati ceduti, e stiamo parlando di giocatori del calibro di Coke, Gameiro, Banega e Krychowiak, giocatori che hanno fatto la storia della società vincendo due Europa League con Emery in panchina. Vedremo se la squadra si impadronirà velocemente dei metodi di Sampaoli e se renderà come gli anni scorsi nonostante la rivoluzione tecnica e tattica. 
Ultima del girone è il Lione di Bruno Genesio, altra squadra tecnicamente molto valida. Dal mercato sono arrivati rinforzi in difesa con il difensore argentino ex River Plate Mammana e il camerunense ex Marsiglia N'Koulou, mentre tra i gioielli della rosa al momento è stato ceduto solamente Umtiti al Barcellona. Il presidente del Lione Aulas ha resistito alle offerte per il bomber Lacazette e Tolisso. La squadra può contare su una buona ossatura, difesa affidabile con Yanga-Mbiwa, il giovane talento Mammana e N'koulou, oltre al terzino brasiliano ex Manchester United Rafael e all'altro terzino d'esperienza Jallet. A centrocampo sostanza e qualità con Gonalons,Tolisso, Grenier e Valbuena. Davanti moltissimo talento con il super bomber Lacazette, appetito in Europa soprattutto dall'Arsenal e del giovane talento Nabil Fekir. Il Lione in questa stagione ha vinto entrambe le partite di Ligue 1, anche se è stato già sconfitto nettamente dal Psg nella Supercoppa di Francia. Una squadra ostica e tecnicamente valida. 
Sulla carta la Juventus non dovrebbe avere molti problemi a superare il girone, anche se stiamo parlando di tre avversari temibili, soprattutto dal punto di vista tecnico. Prendere punti fuori casa alle tre avversarie sarà comunque dura. Il passaggio del turno, da costruire allo Juvents Stadium, non sembra comunque un'impresa proibitiva. 

Napoli, insidia Benfica

Dopo tanti anni di Champions League in cui i sorteggi non sono stati favorevoli al Napoli, questa volta sembra che la squadra partenopea abbia un compito più facile rispetto al passato, almeno sulla carta. La squadra di Sarri è stata inserita nel Gruppo B Con i turchi del Besiktas, gli ucraini della Dynamo Kiev e i portoghesi del Benfica. Tre squadre alla portata, sarebbe davvero un peccato se il Napoli si lasciasse sfuggire questa occasione per andare a giocare gli ottavi di finale. 
I turchi del Besiktas sono campioni di Turchia in carica. Sono allenati da Senol Gunes e hanno migliorato la rosa con l'arrivo del terzino brasiliano Adriano dal Barcellona e del talento brasiliano Talisca, ex Benfica. I turchi hanno appena ceduto il miglior giocatore dello scorso campionato, il centrocampista argentino, Jose Sosa, appena sbarcato a Milano, e hanno ceduto Gokhan Tore al West Ham. In rosa ci sono ancora il forte attaccante camerunense Aboubakar, un passato recente nel Porto, e il campione d'Europa in carica con il Portogallo, Ricardo Quaresma. Da tenere d'occhio il centrocampista Ozyakup. In difesa buona copertura assicurata dal brasiliano Rhodolfo e dal nuovo arrivo Gonul. La squadra non ha iniziato nel migliore dei modi la stagione ed ha già perso la Supercoppa con il Galatasary sbagliando tutti e tre i calci di rigore della serie finale. 
Anche la Dinamo Kiev è campione d'Ucraina in carica e comanda l'attuale campionato con 5 vittorie in 5 partite. La squadra è allenata dall'ex spalla di Shevchenko proprio con la maglia della Dinamo, Sergej Rebrov. Tante le cessioni eccellenti sul mercato: hanno lasciato la squadra il forte difensore Dragovic, passato al Bayer Leverkusen e Miguel Veloso, tornato al Genoa. La squadra si affida principalmente al talento di casa Andrey Yarmolenko, mentre può contare ancora sul centrale Vida e su Antunes, ex terzino della Roma. Le speranze in attacco sono affidate al brasiliano Moraes e al neo acquisto Gladkiy, ex Shaktar Donetsk. 
Terza ed ultima squadra il Benfica di Rui Vitoria, campione di Portogallo in carica e fresco vincitore della Supercoppa di Portogallo. La squadra si è notevolmente indebolita con le cessioni del giovanissimo Renato Sanches, approdato in Germania al Bayern Monaco e dell'argentino Nicolas Gaitan, ceduto all'Atletico Madrid. La squadra può contare nuovamente su Mitroglu, sull'attaccante brasiliano Jonas e sul messicano Jimenez, mentre a centrocampo è l'argentino Salvio a dare imprevedibilità alla manovra. La difesa è guidata dall'esperto Luisao e dallo svedese Lindelof, ricercato da molti club sul mercato. In porta una ex conoscenza del calcio italiano, il brasiliano campione d'Europa con l'Inter Julio Cesar. 
Anche in questo caso le possibilità del Napoli di passare il turno sono molto elevate, Besiktas e Dinamo Kiev sono ampiamente alla portata della squadra di Sarri, mentre il Benfica potrà impensierire soprattutto fuori casa. Anche in questo girone per la squadra di Sarri è necessario costruire la qualificazione al San Paolo, perché trasferte in Ucraina, Turchia e Portogallo non sono mai agevoli. 

Il Sassuolo in Europa League: nel girone con Bilbao, Genk e Rapid Vienna

Ora il sogno è davvero realtà: dopo il tre a zero dell'andata, il Sassuolo pareggia uno a uno sul campo della Stella Rossa di Belgrado ed accede per la prima volta alla fase a gironi della Uefa Europa League dove incontrerà Rapid Vienna, Athletic Bilbao e Genk.


I giocatori del Sassuolo festeggiano Berardi (foto Sito ufficiale Sassuolo )


Dopo il tre a zero dell'andata il diktat in casa Sassuolo era solo uno: vietato cali di tensione. E i neroverdi sono stati bravissimi nel riuscire ad evitarli.

Di Francesco ha schierato il suo 4-3-3 con Consigli in porta, in difesa Lirola, Cannavaro, Acerbi e Peluso, a centrocampo Biondini, Magnanelli e Duncan, in attacco tridente composto da Berardi, Matri e Politano.

Gli uomini di Di Francesco iniziano subito con il piglio giusto, sfiorando il gol in due occasioni prima con Matri, che colpisce a tu per tu con il portiere un clamoroso palo al dodicesimo , e poi con Politano, che al venticinquesimo ci prova di testa. L'appuntamento con il gol però è solo rinviato; l'autore è, manco a dirlo, Domenico Berardi, che al ventisettesimo entra in area e con un gioco di finte disorienta la difesa avversaria e la mette alle spalle del portiere, siglando così il suo quinto gol in questi preliminari di Europa League. Poco dopo è ancora Matri a sfiorare il gol, ma da posizione ravvicinata manda alto. La reazione della Stella Rossa nel primo tempo è flebile e si concretizza in un tiro parato da Consigli al trentanovesimo.

Nella ripresa il Sassuolo ricomincia con il solito piglio, andando ancora una volta vicino al gol con Matri, che però non riesce ad insaccarla. Al cinquantaquattresimo arriva il pareggio della Stella Rossa, con un bel tiro di Katai. La partita però non cambia, anzi; le occasioni più pericolose sono ancora per gli uomini di Di Francesco, come il bel tiro di Falcinelli al sessantasettesimo, a lato di poco. La partita scorre così tranquilla fino al fischio finale, quando si può finalmente scatenare la festa neroverde per questa storica qualificazione alla fase a gironi dell'Europa League. 

Intanto alle 13 a Nyon sono stati sorteggiati i gironi di Europa League: nonostante la quarta fascia il Sassuolo ha un girone in cui può farsi valere e alla portata. Gli avversari saranno gli spagnoli dell'Atheltic Bilbao, i belgi del Genk e  gli austriaci del Rapid Vienna. I neroverdi saranno in piena corsa per la qualificazione e potranno giocarsela ad armi pari con Genk e Rapid Vienna: la lotta per la qualificazione è sicuramente alla portata della squadra di Squinzi. L'Athletic Bilbao ha sicuramente tanta esperienza europea, ma si sa che le partita si giocano 11 contro 11 e sarà sicuramente un onore poter giocare in uno stadio così pieno di fascino e storia come il Sam Mamés. Appuntamento tra pochi giorni quindi per vedere se il Sassuolo riuscirà ancora  a stupire come fatto sin qui!

TAMARA

Lo sport si mobilita per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto

Il mondo del calcio e dello sport si mobilitano per raccogliere fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Molti degli incassi del week end saranno devoluti alla causa, mentre Honda e Khedira donano fondi per Croce Rossa e bambini. 



Il mondo dello sport si mobilita per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto con numerose e lodevoli iniziative che aiuteranno e non poco in questi momenti così difficili e drammatici. Ovviamente ci sono moltissime persone che stanno contribuendo alla causa in maniera altrettanto lodevole, donando 2 euro al numero 45500 con l'sms solidale, o inviando aiuti di qualsiasi genere o recandosi sui luoghi del disastro. Ognuno fa quel che può e come è noto i protagonisti del mondo dello sport, ma sopratutto del calcio, hanno più mezzi per aiutare ed è quindi giusto che lo facciano. 

Ha destato molta curiosità il post del calciatore giapponese Keisuke Honda, che ha annunciato di voler devolvere 20000 euro alla Croce Rossa, oltre a proporre altre iniziative per prevenire questi disastri, come accade già nel suo Giappone, martoriato negli anni dai terremoti, che ha saputo imparare a difendersi. Questo il suo post:"...a causa del terremoto di magnitudo 6,2 che ha colpito il centro Italia vi sono almeno 247 morti e centinaia di feriti. Una situazione veramente tragica. So che non servirà a nulla ma sono molto addolorato e faccio il tifo per tutte le persone che stanno lavorando nei soccorsi. Nella speranza che il mio pensiero possa raggiungerli, vorrei donare 20.000€ alla Croce Rossa Italiana. Alle persone scomparse e alle loro famiglie vanno tutte le mie più sentite condoglianze. Vorrei inoltre esprimere due miei pensieri affinché tragedie come queste possano diminuire in futuro. La prima cose è che anche il nostro paese, il Giappone, è frequentemente colpito da terremoti. Per questo motivo gli edifici sono antisismici e molto resistenti. Perché non introdurre questa tecnologia giapponese? La seconda è la necessità di inventare macchine che possano prevedere i terremoti. Per questo motivo vorrei mettere insieme un team con i migliori ingegneri del mondo. Chiedo agli ingegneri e collaboratori di tutto il mondo, che studiano l'argomento da anni, di contattarmi. Mi piacerebbe sostenervi il più possibile. " Oltre che un aiuto per il presente, anche un'intenzione per il futuro, se potrà essere realizzabile. Tra i calciatori anche Khedira ha voluto esprimere la volontà di donare 20000 euro, soprattutto per i bambini, mentre Allegri ha voluto mettere all'asta una cena con lui e due posti nel suo Skybox allo Juventus Stadium. Inoltre il nuovo proprietario dell'Inter Zhang Jindong ha promesso una donazione di 200000 euro per le associazioni coinvolte negli aiuti alle zone colpite. 

A livello di società in Serie B sarà devoluto alla causa il 10% dell'incasso di tutte le partite di questa giornata, mentre Ferrero devolverà il 50% dell'incasso del berby Sampdoria-Genoa, così come il Napoli devolverà parte dell'incasso della partita con il Milan. Incasso totale invece, quello devoluto dalla Fiorentina per la partita Fiorentina-Chievo, così come accadrà per Crotone-Genoa e Palermo-Napoli. Anche Roma e Sassuolo si sono mosse per raccogliere offerte, così come il presidente della Lazio Lotito che ha promosso una sottoscrizione permanente in favore delle popolazioni vittime del terremoto. Molti ovviamente saranno i donatori silenziosi, perché non a tutti piace parlare pubblicamente della propria beneficenza. 

Anche negli altri sport ci sono molte mobilitazioni, per esempio nel basket, i Roseto Sharks hanno organizzato una colletta nella squadra per fare una spesa ed inviare i beni nelle zone terremotate. Anche all'estero questa vicenda ha colpito molto e così per esempio gli ultras del Monaco hanno promosso una raccolta fondi sul web per raccogliere denaro da devolvere

In queste occasioni il mondo del calcio e dello sport fortunatamente si mette in moto per una giusta causa. Questi sono solamente degli esempi, nelle prossime ore sicuramente si moltiplicheranno le iniziative in questo senso. 


Fonti:Ita sport press , Il Mattino , Igv.it  

mercoledì 24 agosto 2016

Incubo Roma, fallito l'accesso alla Champions League

Incubo Roma: dopo il buon pareggio esterno dell'andata per uno a uno  sul campo del Porto, la squadra di Spalletti perde la testa, resta in nove ed esce sconfitta per tre a zero in casa nel ritorno del preliminare, fallendo l'accesso alla fase a gironi della Champions League.


Una foto di Naingollan, uno dei pochi a provarci, dal sito della Roma


Non c'era nessun segnale alla vigilia del match che potesse far presupporre una prestazione del genere da parte della Roma. Rispetto all'andata Spalletti fa qualche cambio: in porta non c'è Alisson bensì Szczęsny, mentre in difesa c'è la novità De Rossi, scelto per sostituire lo squalificato Vermaelen, per un pacchetto difensivo composto da Bruno Peres, Manolas, lo stesso centrocampista romano e Juan Jesus. A centrocampo il regista è Paredes affiancato da Nainggolan e Strootman, mentre il tridente offensivo è lo stesso dell'andata: Salah, Dzeko e Perotti.

Il Porto di Espirito Santo invece si presenta con il solo Jesus Corona come novità rispetto all'andata; per il resto tutto confermato, con un 4-2-3-1 che vede Casillas in porta, linea difensiva composta da Maxi Pereira, Felipe, Marcano e Telles, Herrera e Pereira a protezione della difesa, Corona, Otavio e André André dietro all'unica punta André Silva.

La Roma ci prova subito al secondo minuto con un tiro dalla distanza di Nainggolan che impegna Casillas. Sembra il preludio di una buona prestazione da parte dei giallorossi, ma non è così. All'ottavo minuto di gioco è infatti il Porto a passare in vantaggio: sugli sviluppi di un calcio di punizione, Felipe, colpevolmente lasciato solo, colpisce di testa e porta i suoi sull'uno a zero.  La reazione della Roma è flebile e si concretizza in un colpo di testa di Nainggolan che finisce alto e in un tiro di Salah al trentasettesimo. Al quarantesimo però l'episodio che cambia il match: Daniele De Rossi entra duro su Maxi Pereira, il quale sarà costretto a lasciare il campo, e l'arbitro lo espelle. Un'ingenuità che non ci si aspettava dall'esperto giocatore giallorosso, che lascia così in dieci la squadra in un momento di estrema difficoltà. Spalletti decide di operare subito un cambio, sostituendo Paredes con Emerson Palmieri. 

A cinque minuti dall'inizio della ripresa però, anche il neo entrato difensore brasiliano si fa espellere per una bruttissima entrata su Jesus Corona: anche stavolta l'arbitro non ha dubbi e mostra il cartellino rosso al giocatore giallorosso. Altra incredibile ingenuità e Roma in nove. Perotti e Nainggolan tentano di trovare il gol del pareggio ma invano. Così al settantreesimo e al settantacinquesimo, il Porto realizza le reti del due e del tre a zero, rispettivamente con Layun, subentrato all'infortunato Maxi Pereira, che supera Szczęsny ed insacca, e con Corona, autore di un'azione personale, con la difesa della Roma ormai allo sbando. Dopo questo brutto uno-due la Roma non è più capace di reagire  e la partita scorre così verso la fine senza sussulti.

Una sconfitta inaspettata per la Roma, almeno per le modalità in cui è avvenuta; la squadra, per stessa ammissione di calciatori come Nainggolan e Strootman intervenuti ai microfoni dopo il match, è entrata in campo con un atteggiamento sbagliato, non riuscendo a reagire al gol del Porto e non gestendo la tensione della partita, conclusa addirittura in nove. Si tratta di una sconfitta che condizionerà tutta la stagione della squadra giallorossa, a cominciare dagli ultimi giorni di calciomercato che, senza la Champions da disputare, sarà per forza di cose ridimensionato .

Adesso il compito di Spalletti sarò quello di far archiviare presto alla squadra questa cocente sconfitta, trovando la serenità per affrontare il prosieguo della stagione, appena iniziata. 


Tamara

Ricomincia la Liga, Barcellona e Real ok, per l'Atletico solo un pari.

Riprende la Liga sotto il segno del Barcellona che rifila sei gol al malcapitato Betis. Buono l'esordio del Real Madrid campione d'Europa e senza Ronaldo che vince 3-0 con la Real Sociedad. Solo un pari per l'Atletico Madrid, spettacolare 6-4 tra Siviglia ed Espanyol. 


Home page sito www.fcbarcelona.com


Il Barcellona di Luis Enrique, privo di Neymar impegnato con la nazionale olimpica, ricomincia il campionato come suo solito, rifilando sei gol al Real Betis. Gli uomini di Poyet hanno provato a non arrendersi, pareggiando al ventunesimo con Ruben Castro il gol siglato al sesto da Arda Turan. Il Barcellona ha rimesso subito le cose in ordine, chiudendo il primo tempo sul tre a uno grazie ai gol di Lionel Messi e Luis Suarez, che poi si sono ripetuti nel secondo tempo, con la pulce che sigla il quattro a uno ed il pistolero che la chiude definitivamente mettendo a segno il quinto e sesto gol, prima che Ruben Castro fissi definitivamente il risultato sul sei a due.

Esordio vincente anche per il Real Madrid di Zidane, che vince tre a zero sul campo della Real Sociedad. Ad aprire le marcature è stato Bale al secondo minuto di gioco, mentre il primo tempo si è chiuso due a zero con il raddoppio firmato da Asensio al quarantesimo. E' ancora Bale al novantacinquesimo a realizzare la marcatura del tre a zero definitivo.

La partita più spettacolare è stata senz'altro Siviglia - Espanyol, conclusasi per 6 a 4, con continui ribaltamenti di fronte. All'ottavo l'Espanyol passa in vantaggio con la rete di Pablo Piatti, ma subisce il gol dell'uno a uno di Sarabia al quindicesimo, mentre al ventiduesimo arriva il due a uno per i padroni di casa, firmato Luciano Vietto. Al ventisettesimo l'Espanyol pareggia con Perez e al quarantaquattresimo si porta sul tre a due grazie alla rete di Victor Sanchez ma, prima della fine del primo tempo è ancora Vietto a segnare per il Siviglia e a mandare le squadre negli spogliatoi sul tre a tre. Nel secondo tempo gli uomini di Sampaoli dilagano siglando altre tre reti con Franco Vazquez al cinquantaquattresimo, Ben Yedder al sessantaseiesimo e Kiyotake al settantaquattresimo. E' Gerard Moren al settantanovesimo a siglare il quarto gol per l'Espanyol e a fissare il risultato finale sul sei a quattro. 

Pareggio amaro invece per l'Atletico Madrid di Simeone che, dopo aver faticato per tutta la partita a rendersi pericoloso e con qualche errore di troppo di Gameiro sotto porta,  passa in vantaggio al novantreesimo con un calcio di rigore trasformato dallo stesso attaccante francese, ma si fa riagguantare al novantacinquesimo dal Deportivo Alaves, con una rete dalla distanza di Manu Garcia. 

Tra le sorprese di questo primo turno di Liga da segnalare la sconfitta casalinga del Valencia, che perde quattro a due con il Las Palmas ( in gol per gli isolani anche l'ex interista Livaja, autore di una doppietta, e Kevin Prince Boateng), e la vittoria sul campo del Celta Vigo del Leganes, alla sua prima partecipazione nel campionato della massima serie spagnola. Il gol storico per la matricola Leganes è stato siglato da Victor Diaz 

Ecco di seguito tutti i risultati del primo turno di Liga

Malaga - Osasuna: 1-1

Deportivo la Coruna - Eibar: 2-1

Barcellona - Real Betis: 6-2

Granada - Villareal: 1-1

Siviglia - Espanyol: 6-4

Sporting Gijon - Atletico Bilbao: 2-1

Real Sociedad - Real Madrid: 0-3

Atletico Madrid - Deportivo Alaves: 1-1

Celta Vigo - Leganes: 0-1

Valencia - Las Palmas: 2-4


TAMARA

Premier League, vincono Chelsea, United e City. Cade il Liverpool

Nella seconda giornata di Premier League, spiccano i successi del Chelsea e delle due squadre di Manchester che, assieme alla sorpresa Hull City, che ha sconfitto per due a zero lo Swansea di Guidolin, guidano la classifica a punteggio pieno. 


Ibra esulta con maglia dello United (foto www.manutd.com)


Il Chelsea di Conte soffre contro il Watford di Mazzarri, andando sotto al cinquantacinquesimo per il gol realizzato da Capoue. I Blues però, hanno già il carattere dell'allenatore italiano e non si arrendono: all'ottantesimo arriva il pareggio di Batshuayi, da poco subentrato a Oscar, e poi ribaltano la partita, ancora una volta con Diego Costa che, come all'esordio, regala i tre punti a Conte con un gol nel finale

Soffre meno lo United che può contare su uno Zlatan Ibrahimovic già in grande spolvero: è sua infatti la doppietta che regala a Mou la vittoria contro il Southampton, con un gol realizzato su rigore e l'altro di testa con un imperioso stacco su cross di Rooney.

Tre punti anche per Guardiola, con il Manchester City che va a vincere quattro a uno sul campo dello Stoke City: Aguero nel primo tempo realizza una doppietta, prima che Bojan accorci su rigore al quarantanovesimo. La partita viene poi chiusa da Nolito, che realizza il terzo e quarto gol all'ottantaseiesimo e al novantacinquesimo. 

Dopo essere state sconfitte all'esordio invece, Leicester e Arsenal si sono affrontate tra di loro in una partita aperta, che ha visto gli uomini di Wenger e di Ranieri creare varie occasioni senza riuscire però a finalizzarle. Zero a zero il risultato finale.

Brutta sconfitta per il Liverpool che, dopo lo spettacolare esordio sul campo dell'Arsenal, perde due a zero contro il Burnley (gol di Vokes e Gray) e conferma di dover ancora risolvere i problemi di continuità dello scorso anno.

Bene il Tottenham, che batte per uno a zero il Crystal Palace grazie ad un gol di Wanyama, il West Ham, che batte uno a zero il Bournemouth con il gol di Antonio all'ottantacinquesimo, l'Everton che batte due a uno il West Bromwich grazie alle reti di Mirallas e Barry, ed il Middlesbrough, che vince due a uno sul campo del Sunderland, grazie alla doppietta realizzata nel primo tempo da Christian Stuani.

Ecco tutti i risultati:

Manchester United -Southampton: 1-0

Stoke City - Manchester City: 1-4

Watford - Chelsea: 1-2

Tottenham - Crystal Palace: 1-0

Swansea - Hull City: 0-2

West Bromwich Albion - Everton: 1-2

Burnley - Liverpool: 2-0

Leicester - Arsenal: 0-0

Sunderland - Middlesbrough: 1-2

West Ham - Bournemouth: 1-0 




Tamara



martedì 23 agosto 2016

Cosa ci resterà delle Olimpiadi di Rio 2016

Le Olimpiadi di Rio hanno rappresentato una ventata di aria fresca travolgente per tutti gli appassionati di sport e non solo. Quali momenti ci resteranno impressi nella mente? Quali protagonisti? Quali gesta sportive? Proviamo a stilare un elenco...

Il velocista giamaicano Usain Bolt (hompage usainbolt.com/)


Momenti, personaggi ed emozioni che non scorderemo mai di Rio 2016:

il brasiliano Vanderlei Lima ultimo tedoforo dopo che nel 2004 fu braccato e fermato da uno squilibrato mentre era in testa alla maratona olimpica; la caduta di Nibali in discesa a pochi chilometri dal traguardo; la rimonta di Gabriele Detti nei 400 stile libero; la spada della Fiammingo che vale l'argento; gli ippon di Fabio Basile; l'esultanza di Garozzo che attraversa le pedane per andare ad esultare dopo l'oro; la grinta di Odette Giuffrida; i tuffi perfetti delle cinesi; la conferma nei tuffi di una coppia straordinaria composta da Francesca Dallapé e Tania Cagnotto; le braccia alzate di Elisa Longo Borghini sul traguardo; la nazionale femminile di tiro con l'arco; la splendida grazia di Vanessa Ferrari nella ginnastica; il tuffo sul traguardo della Miller nei 400 metri per vincere l'oro; il record mondiale nei 400 metri del diciassettenne van Niekerk; le schiacciate di Nicolai e Lupo nel beach volley; la precisione di Campriani che vale due ori; la quarta medaglia olimpica di Giovanni Pellielo; la "quasi" rimonta della Di Francisca in finale; le lacrime di Marco Innocenti prima dello shoot off finale che gli è valso l'argento; il dispiacere di Federica Pellegrini per il quarto posto; la caduta di Elia Viviani sulla pista e le lacrime dopo aver vinto la gara; le vittorie di Phelps; il rigore di Neymar che dà il titolo olimpico al Brasile per la prima volta nella storia; il bronzo del duo Abagnale-Di Costanzo nel canottaggio; la velocità scanzonata di Bolt nei 100, 200 e staffetta 4x100; lo spirito olimpico incarnato nella D'Agostino e nella Hamblin nei 5000 metri, che inciampano e si aiutano a vicenda per arrivare al traguardo; la rimonta del quattro senza che vale un bronzo; la finale tutta italiana disputata dalle mamme Bacosi e Cainero nelo skeet; il dominio di Paltrinieri nei 1500; l'estrema precisione del giovanissimo Rossetti che colpisce 32 piattelli su 32 firmando un oro storico; la seconda medaglia di Bronzo di Detti; il primo oro conquistato da Fiji nel rugby a 7; il perfetto ultimo tuffo di Tania Cagnotto dal trampolino da tre metri che gli consente di entrare definitivamente nella storia dello sport italiano e mondiale; l'imbattibilità del Dream Team Usa nel basket; l'argento a sorpresa della spada maschile; l'affossamento di Rachele Bruni sul traguardo della 10 chilometri e il successivo argento; le splendide partite del Setterosa nella pallanuoto; l'hijab delle giocatrici egiziane di beach volley opposte ai mini bikini delle occidentali; la semifinale dell'Italvolley in rimonta contro gli Usa; le parate di una leggenda come Tempesti e i pallonetti di Presciutti che valgono un bronzo per il Settebello; le schiacciate di Juantorena e le battute-bomba di Zaytsev; la proposta di nozze del cinese Qin Kai alla cinese He Zi; la leggerezza e la grazia della plurimedagliata Simone Biles; i record mondiali, i quattro ori e l'imbattibilità della nuotatrice diciannovenne Ledecky; i tre ori della Hosszu nel nuoto; la portabandiera Pellegrini; la vittoria bis di Murray dopo l'oro di Londra; il primo oro nella storia di Monica Puig per Portorico; la coppia del ciclismo britannico Trott-Kenny prossima al matrimonio, che si regala 5 ori; i 5000 di Mo Farah; la doppietta 100-200 della giamaicana Elaine Thompson; il sempre discusso oro di Caster Semenya; il record del mondo di Ayana nei 10000 metri; il caso Schwazer; la leggerezza del keniano Kipchoge nella maratona; la prima vittoria di una donna iraniana (la Kenoor nel taekwondo) alle Olimpiadi; il mancato saluto del judoka egiziano all'avversario; i discussi verdetti della boxe; l'arbitro ucraino espulso dopo aver parteggiato per l'Ucraina nella semifinale tra Ucraina e Italia nella scherma; la lotta di Chamizo

Sono stati moltissimi i momenti indimenticabili (curiosi, belli e meno belli) di due fantastiche settimane di sport. L'appuntamento è per Tokyo 2020, sperando che le emozioni siano almeno pari a quelle che ci ha offerto l'Olimpiade di Rio. 

Delude l'Inter, Napoli con fatica, Juve e Roma già in palla

Nella prima giornata di campionato delude l'Inter di De Boer apparsa decisamente in difficoltà fisica e psicologica. Il Napoli rimonta due gol al Pescara, vincono Lazio e Milan. La Roma, anche se con diverse difficoltà nella prima ora di gioco, batte l'Udinese per 4-0. Higuain subito decisivo, la Juventus piega la Fiorentina per 2-1. 


Birsa esulta, doppietta per lui all'esordio contro l'Inter (foto Profilo Facebook ufficiale Chievo)


Il big match del primo turno era senz'altro Juventus - Fiorentina. La squadra di Allegri ha ben figurato, dominando nel primo tempo, chiuso per uno a zero con gol di Khedira, e nel secondo reagendo immediatamente al gol di Kalinic con la rete di Gonzalo Higuain, subentrato da cinque minuti. La squadra di Allegri ha iniziato il campionato con una grandissima prestazione, lanciando subito un segnale forte alle altre squadre: sarà ancora una volta lei la squadra da battere.
Male invece la Fiorentina, che si è presentata in campo con il solo Federico Chiesa, figlio di Enrico, come novità rispetto all'anno scorso. Un esordio di certo complicato per la squadra di Sousa, che avrà il compito già dalla prossima in casa di dimostrare di essere fatta di ben altra pasta.

Esordio negativo anche per l'Inter di De Boer, che lascia in panchina Perisic e schiera in campo i due nuovi acquisti Ever Banega e Antonio Candreva. I nerazzurri perdono due a zero in trasferta con il Chievo (doppietta di Birsa), mostrando difficoltà nel creare gioco. Il cambio di tecnico a pochi giorni dall'inizio del campionato non ha di certo giovato e sicuramente servirà del tempo al tecnico olandese per sistemare la squadra e veicolarle le sue idee. 
Il Chievo invece, che schiera gi stessi undici dello scorso anno, dimostra di essere la solita squadra coriacea, che non sarà facile per nessuno battere, grazie all'esprienza dei suoi giocatori e del tecnico Maran.

Non benissimo anche il Napoli, che pareggia per due a due sul campo della neopromossa Pescara, dopo essersi ritrovato nel primo tempo addirittura sotto di due gol, siglati da Benali e Caprari; l'ingresso di Mertens nella ripresa, autore di una doppietta, ha cambiato l'inerzia della gara e ha consentito agli uomini di Sarri di non uscire sconfitti, grazie anche ad un gioco ben oliato. Dopo la cessione di Higuain, al Napoli serve  ritrovare la giusta serenità per riprendere il cammino interrotto lo scorso anno. Buono invece l'esordio degli abruzzesi che rischiano di vincere all'esordio contro una delle squadre più forti del campionato. 

Vittorie con brivido finale e rischio rimonta per Milan e Lazio: i rossoneri al novantesimo conducevano per tre a uno sul Torino (grazie ad un tripletta di Bacca) ma, al novantunesimo, prima i granata hanno accorciato con Baselli e poi al novantaquattresimo si sono guadagnati un calcio di rigore, che Belotti però (autore del momentaneo pareggio per uno a uno) si fa parare da Donnarumma. Tre punti che danno morale agli uomini di Montella, che dovrà però lavorare molto anche sulla mente dei calciatori per limitare gli alti e bassi che hanno afflitto il Milan nelle ultime stagioni. La Lazio invece inizia alla grande chiudendo il primo tempo in vantaggio a Bergamo per tre reti a zero grazie ai gol di Ciro Immobile, Hoedt e il "canterano" Lombardi, ma in cinque minuti nel secondo tempo l'Atalanta accorcia tre a due grazie ad una doppietta di Kessie. A chiudere la partita è Danilo Cataldi che segna il quattro a due all'ottantanovesimo, prima che l'Atalanta vada di nuovo in gol con Petagna. Una partita che poteva essere gestita meglio dagli uomini di Simone Inzaghi, che avrà anch'egli il compito di trasmettere serenità ai suoi giocatori dopo un'estate travagliata dalla questione allenatore.

Chi vince è la Roma di Spalletti che, complice una condizione fisica migliore, visti gli impegni nel preliminare di Champions, nell'anticipo di sabato batte l'Udinese di Iachini per quattro a zero, grazie alla doppietta su rigore di Perotti (il primo molto dubbio, il contatto tra Danilo e Dzeko non sembra esserci e la partenza dell'attaccante serbo sembra anche in leggero fuorigioco) e ai gol di Dzeko e Salah. L'Udinese come ogni anno ha cambiato molto e sarà compito di Iachini trovare il giusto amalgama nel minor tempo possibile, anche se la prima ora di gioco è stata buona e il risultato non rispecchia a pieno i valori visti in campo

Anche il Sassuolo, impegnato nel preliminare di Europa League ha mostrato una discreta condizione fisica e ottiene i tre punti sul campo del Palermo, grazie al rigore trasformato da Berardi. A Ballardini invece il compito di togliere le scorie lasciate dallo scorso campionato nella testa dei calciatori palermitani e magari attendere che la situazione societaria si chiarisca e che arrivi qualche rinforzo all'altezza.

Esordi vincenti anche per Sampdoria e Genoa, con gli uomini di Giampaolo che vincono ad Empoli per uno a zero grazie alla belle rete di Muriel, mentre il Genoa di Juric vince tre a uno contro il Cagliari in rimonta: al gol dell'iniziale vantaggio sardo di Borriello, hanno risposto Ntcham, Laxalt e Rigoni.

Infine vince anche il Bologna contro il neopromosso Crotone grazie al gol di Mattia Destro nel finale. I crotonesi resistono agli attacchi del Bologna con un paio di miracoli di Cordaz e un po' di fortuna, due i legni colpiti dai bolognesi, ma alla fine devono capitolare ad una prodezza del bomber rossoblu. Ci sarà tempo per i calabresi per farsi valere nel massimo campionato. 

lunedì 22 agosto 2016

Italvolley, è argento. Chamizo di bronzo.

Ultimo giorno di gare alle Olimpiadi di Rio e ultime medaglie per gli atleti italiani: l'Italvolley di Blengini perde per 3-0 la finale con il Brasile e deve "accontentarsi" dell'argento. Chamizo, favorito nella lotta libera, vince la medaglia di bronzo, dopo essere stato eliminato dall'azero Asgarov con qualche decisione arbitrale dubbia. 

L'omaggio dell'Italia Team su Facebook a Chamizo e all'Italvolley


Scende il sipario sulle Olimpiadi di Rio del 2016 dopo due settimane di sport sicuramente indimenticabili. Finalmente moltissimi sport hanno avuto l'attenzione che meritano, speriamo però che non ci vogliano altri 4 anni per riparlarne. Nell'ultimo giorno di gare, l'Italia conquista altre due medaglie con l'Italvolley, argento e con il lottatore Chamizo, bronzo. 

Nella pallavolo l'Italia non riesce a dare il meglio di se nei momenti finali dei set e viene sconfitta per 3-0 dai padroni di casa del Brasile. Complice anche qualche discussa decisione arbitrale nei momenti topici del match, gli azzurri non riescono mai a trovare la zampata vincente per chiudere i set, e devono quindi accontentarsi di uno scintillante argento, frutto di un torneo straordinario. Alla fine la differenza tra le due squadre è davvero minima: 25-22, 28-26, 26-24 i risultati dei tre set. La squadra ha comunque dimostrato tutto il suo valore, trascinando l'Italia intera che ha seguito con trepidazione le gesta di questi atleti, che hanno onorato il tricolore nel migliore dei modi. 

Anche Frank Chamizo si è fatto valere ed ha conquistato la medaglia di bronzo, battendo nella finale lo statunitense Molinaro per 3-1. Chamizo, campione d'Europa e del mondo in carica, è stato battuto solamente dal georgiano Asgarov, poi vincitore del torneo, a causa anche di alcune decisioni discutibili del giudice di gara, che hanno privato l'italiano di alcuni punti importanti. Peccato, ma un bronzo olimpico è di grande valore, quindi c'è poco da recriminare. 

Ottima anche la prestazione delle "Farfalle" nella ginnastica artistica: Martina Centofanti, Sofia Lodi, Alessia Maurelli, Marta Pagnini e Camilla Patriarca sono rimaste fuori dal podio davvero di pochissimo. 

Nella mountain bike Luca Braidot chiude al settimo posto, mentre nella maratona il veterano Ruggero Pertile chiude al trentottesimo posto.

Si chiudono così due splendide settimane di emozioni e sport, con l'Italia che chiude al nono posto nel medagliere con 29 medaglie. Davvero una spedizione fortunata quella dell'Italia che ha raggiunto tutti gli obiettivi, mettendo in evidenza che lo sport italiano non è in difficoltà, ma che ci sono tanti atleti che ogni giorno si impegnano con costanza e serietà per presentarsi al meglio ad appuntamenti così importanti. Appuntamento a Tokyo nel 2020.  



Fonti: Coni Rio 2016