venerdì 28 ottobre 2016

Vincono Roma, Napoli e Juve. Il Milan manca la prova di maturità

Nel turno infrasettimanale il Milan perde a Genova e si stacca dalla Juve, mentre Napoli e Roma mantengono il passo della capolista. Ossigeno per l'Inter, sale la Lazio, mentre la Fiorentina non riesce a battere il Crotone fanalino di coda. In zona retrocessione si è formato un pericoloso quartetto che si sta staccando dal resto della compagnia.


I giocatori del Genoa festeggiano la vittoria sul Milan (foto genoacfc.it)




Il Milan stecca la prova maturità al Marassi di Genoa ed esce pesantemente sconfitto per 3-0 dopo la vittoria sulla Juventus del turno precedente. I rossoneri vanno subito in svantaggio all'undicesimo grazie ad un colpo di testa di Ninkovic, che ben imbeccato da Rincon, e tenuto in gioco da Honda, infila Donnarumma. Il Genoa difende con ordine, mentre il Milan tenta in tutti i modi di recuperare la partita, anche se con scarsa precisione. Le speranze si riducono drasticamente quando Paletta si fa espellere per un'entrataccia su Rigoni al 56', mentre l'ingresso di Pavoletti genera l'autogol di Kucka a dieci minuti dalla fine, e il 3-0 siglato dallo stesso attaccante. Tanto impegno ma poca precisione per il Milan, che si lascia sfuggire l'opportunità di tornare in vetta alla classifica dopo anni di assenza.

Chi non stecca di nuovo è la capolista Juventus, che batte a Torino per 4-1 la Sampdoria. Dopo dieci minuti i padroni di casa sono già avanti di due gol, grazie al colpo di testa di Mandzukic e al gol di Chiellini. La partita sembra riaprirsi al 57' quando il giovane Schick su assist di Praet infila di testa Buffon. Dopo 8 minuti è Pjanic a riportare il doppio vantaggio juventino, mentre nel finale Chiellini firma la sua personale doppietta.

Tra le inseguitrici vincono Roma e Napoli: i giallorossi espugnano Reggio Emilia per 3-1, dopo aver chiuso il primo tempo sotto di una rete, quella siglata da Cannavaro al dodicesimo minuto. Allo stesso minuto della ripresa è il ritrovato bomber Dzeko a siglare il pari con un bel diagonale, mentre lo stesso attaccante bosniaco realizza un rigore causato da Lirola. Due minuti più tardi è Nainggolan a siglare il gol del 3-1. Purtroppo la serata della Roma non è del tutto positiva, perché a cinque minuti dal termine Florenzi esce in barella per un grave infortunio: rottura del legamento crociato e lungo stop all'orizzonte. Una tegola che peserà nel corso della stagione.

Vince, anche se in maniera meno convincente, l'altra inseguitrice della Juventus, il Napoli di Sarri, che impiega tutto il primo tempo per segnare la rete che sblocca la partita. Rete che arriverà al sesto minuto di gioco, quando Mertens approfitta di una brutta uscita di Skorupski per siglare il vantaggio. Partita non semplice che si decide definitivamente a dieci minuti dal termine grazie al gol del difensore Chiriches, abile a sfruttare un'azione d'angolo.

Vince facilmente la Lazio che si sbarazza del Cagliari grazie a tre reti messe a segno nel primo tempo: prima Keita, e poi una doppietta di Immobile non danno scampo al Cagliari, che nelle ultime due giornate ha incassato ben nove reti. Nel secondo tempo Borriello calcia fuori il rigore del possibile 3-1, mentre chi non sbaglia è Felipe Anderson, che con un'azione solitaria mette a segno il poker biancoceleste. Nel finale arriva l'autogol di Wallace a sigillare il risultato sul 4-1.

Boccata di ossigeno per l'Inter e per De Boer, che dopo tre sconfitte consecutive batte il Torino A San Siro e ritrova un minimo di serenità. Ad aprire le danze è il solito Icardi, che scattato sul filo del fuorigioco si presenta davanti ad Hart, che respinge malamente il pallone colpendo il centravanti argentino, con la palla che fortunosamente finisce in rete. La squadra nerazzurra sembra amministrare bene ed ha diverse occasione per rimpinguare il bottino, ma il pasticcio di Murillo e Ansaldi, che si ostacolano a vicenda, permette a Belotti di pareggiare, battendo Handanovic da pochi passi. Quando il pari sembra ormai acquisito, è Icardi ad inventare il gol del definitivo 2-1 con un gran destro sotto la traversa.

Stecca invece la Fiorentina, che contro il fanalino di coda Crotone, non riesce ad andare il oltre l'1-1, dopo essere stata in svantaggio per 85 minuti. È infatti Falcinelli ad approfittare di un'incertezza di Tatarusanu al 24' e a siglare il vantaggio per gli uomini di Nicola. La Fiorentina tenta in tutti i modi di riaddrizzare la partita, anche se con scarsa precisione, ma riesce a pareggiare solo a cinque minuti dalla fine con un gol da azione d'angolo di Astori, che da pochi passi appoggia la palla in rete. Si chiude con un pari ed una grande delusione per la squadra viola, mentre il Crotone può finalmente sorridere e magari troverà un appiglio per riaccendere la speranza salvezza.

L'Atalanta continua a vincere ed espugna l'Adriatico di Pescara grazie ad un gol di Caldara al 60'. Niente da fare per i padroni di casa, che sembrano aver smarrito la sicurezza, e dopo i tre punti conquistati a tavolino con il Sassuolo, non sono più riusciti a vincere. Ci sarà tanto lavoro per Oddo per rimettere nei binari giusti la squadra.

Secondo pareggio di giornata è l'1-1 tra Bologna e Chievo Verona: i padroni di casa creano diverse occasioni da rete ma ne sfruttano solamente una con Pulgar, mentre il Chievo riesce a pareggiare con un autogol di Mbaye al 70'. Un punto che muove la tranquilla classifica delle due compagini

Infine nel posticipo del giovedì, l'Udinese espugna Palermo e scopre un nuovo talento, Seko Fofana, che con la sua doppietta trascina i bianconeri alla vittoria. Palermo che si portava in vantaggio al decimo minuto con la rivelazione Nestorovski, al quarto gol stagionale. Thereau al 36' porta la gara di nuovo in parità e nella ripresa un bellissimo tiro a giro di Fofana a quindici minuti dal termine indirizzava i tre punti sulla via del Friuli, e cinque minuti più tardi era ancora il ventunenne a siglare il definitivo 3-1, che spinge il Palermo sempre più in crisi.

Classifica

In vetta perde terreno il Milan, scivolato al quarto posto, a cinque punti dalla Juve capolista. La Roma sale in seconda posizione solitaria a due punti dalla squadra di Allegri, mentre il Napoli si assesta al terzo posto con 20. La Lazio continua a stupire ed è in piena zona Champions, insieme alle ancora più sorprendenti Atalanta, Torino e Genoa. L'Inter e la Fiorentina restano ancora lontane dalle zone che contano, mentre in coda si è formato un pericoloso quartetto che si è staccato in fondo alla classifica: tra Pescara e Sampdoria ci sono già 4 punti di distacco, mentre in zona caldissima troviamo Empoli e Palermo a 6, il Crotone sale a 2 e ha motivo di credere nella salvezza dopo il bel pareggio di Firenze. 

mercoledì 26 ottobre 2016

Serie B: Salgono Carpi, Frosinone ed Entella, prima vittoria per il Trapani

Nel turno infrasettimanale di Serie B spicca su tutte la prima vittoria del campionato per il Trapani, che batte a domicilio il Benevento. Pesanti vittorie per Carpi, Frosinone ed Entella che si avvicinano alla vetta. Pareggi per Verona e Cittadella.


Serse Cosmi finalmente può gioire per la prima vittoria in campionato (foto www.trapanicalcio.it)


Sono stati solo 16 i gol realizzati nel turno infrasettimanale di Serie B, giornata che ha detto molto sia in testa sia in fondo alla classifica. Spicca su tutte la prima vittoria del campionato per il Trapani di Cosmi, che batte per 1-0 il più quotato Benevento grazie ad un colpo di testa di Citro, al 28'. Finalmente ossigeno per la squadra siciliana che avvicina in classifica la zona slavezza. 

In testa non succede molto e il Verona mantiene i 5 punti di vantaggio sul Cittadella, che però viene raggiunto da Carpi ed Entella. Il Verona è costretto al pari senza reti dall'orgoglioso Pisa di Gattuso, che non smette mai di stupire: diverse le occasioni per Pazzini e compagni che però questa volta non trovano il guizzo giusto per risolvere la partita. 

Dal canto suo, nell'anticipo del venerdì, il Cittadella raccoglie comunque un buon punto a La Spezia, anche se i veneti si erano portati in vantaggio con una bella combinazione tra Strizzolo e Arrighini al nono minuto del primo tempo, finalizzata proprio da quest'ultimo con l'aiuto della traversa. Lo Spezia però raggiunge il pari con un colpo di testa da azione d'angolo di Pulzetti, e nel resto della partita cerca insistentemente il raddoppio, ma la bravura di Alfonso gli impedisce di ottenere bottino pieno. 

In uno scontro infuocato in chiave play off il Carpi va a vincere a Perugia per 2-0, grazie ad un'autorete di Brighi che in scivolata batte il proprio portiere nel tentativo di liberare l'area al 28'. Il Perugia prova in tutti i modi a raggiungere almeno il pari, ma al minuto 84' Lasagna con un bel tiro ad incrociare batte per la seconda volta Rosati, permettendo al Carpi di ottenere una preziosissima vittoria.

La Virtus Entella continua il suo splendido campionato andando a vincere a Cesena  con un bel gol nel finale di Ammari, che incrocia dal dischetto battendo l'incolpevole Agazzi. Mentre l'Entella raggiunge il secondo posto in classifica, il Cesena sprofonda sempre più giù in piena zona pericolo: la crisi per la squadra di Drago è dietro l'angolo. 

Chi sta salendo con una certa determinazione è il Frosinone di Marino, che sta inanellando una serie importanti di risultati. In una gara molto difficile i ciociari battono al Matusa la Spal per 2-1, grazie alle reti di Paganini di testa su azione d'angolo al decimo minuto, e al raddoppio di Ciofani che approfitta di un disastro difensivo della squadra ospite. Tra le due reti canarine il pari dei ferraresi con un gran gol di Giani dalla lunga distanza. Nella ripresa la partita rimane viva, ma il risultato non cambierà più. Ciociari ad un punto dalla seconda piazza. 

Anche il Brescia si affaccia in zona play off dopo aver rimontato e battuto il Vicenza per 2-1. Dopo il vantaggio vicentino siglato da Pucino all'ottavo minuto del primo tempo, il Brescia mette in atto un assedio verso la porta di Benussi, che compie degli autentici miracoli prima di dover capitolare al 86' al destro di Vassallo, e due minuti più tardi ad un grandissimo destro al volo di Giampiero Pinzi. Vittoria meritata per le rondinelle di Brocchi che stanno disputando un buon torneo.

Il Novara batte un discontinuo Bari per 1-0, con uno Stellone sempre in bilico che non riesce proprio a trovare la quadratura del cerchio. Un gol di Farago al 38' decide il match, permettendo ai piemontesi di allontanarsi dalla zona calda della classifica. 

Vittoria importantissima anche per l'Avellino che cercava ossigeno contro la Ternana: un gol di testa di Lasik al 29' permette ai lupi di ottenere i tre punti contro gli umbri, agganciati anche dal Trapani all'ultimo posto in classifica. 

Pareggio senza reti tra Ascoli e Salernitana, che rimangono entrambi vicino alla zona calda della classifica. 

CLASSIFICA

La classifica è sempre molto corta sia in vetta che in coda: escluso il Verona, con 5 punti di vantaggio sulle seconde, i distacchi sono molto contenuti, e tutto può ancora accadere. Cittadella, Entella e Carpi sono appaiate a 19 in seconda posizione, prepotente la risalita del Frosinone a ridosso delle prime posizioni a 18 punti. In coda il Trapani aggancia la Ternana all'ultimo posto, mentre il Cesena ha un solo punto in più, in compagnia di Latina e Vicenza. 

martedì 25 ottobre 2016

Psicodramma Inter, salgono Milan, Roma e Napoli.

Alla vigilia del turno infrasettimanale, importante giornata di campionato, che vede la Juventus perdere a San Siro con il Milan e accorciare la classifica in vetta. La Roma prosegue la rincorsa, mentre Napoli e Fiorentina tornano a vincere. Psicodramma Inter che perde ancora e resta ferma a 11 punti, dopo ben tre sconfitte consecutive.


Locatelli festeggia dopo il bellissimo gol messo a segno (foto www.acmilan.com)





La giornata inizia con l'anticipo del sabato alle 18, che vede sotto i riflettori il derby di Genova tra Genoa e Sampdoria. Accade davvero di tutto nel primo tempo: la Samp va in vantaggio al 12' con un gol di Muriel ottimamente servito da Quagliarella, ma al 24' il Genoa trova il pari con Rigoni, che devia sotto porta un cross basso di Edenilson. Gara agonisticamente di alto livello, con azioni da una parte e dall'altra. Al 45' sembra esserci la svolta, quando Quagliarella si procura un calcio di rigore dopo un contatto con Perin: l'arbitro decide per il rigore, ma Quagliarella dagli undici metri viene fermato da una grande parata del portiere genoano. La ripresa si apre subito con il gol decisivo: Perin in uscita respinge un cross di Quagliarella, sulla traiettoria si trova l'incolpevole Izzo che spedisce la palla nella propria porta. Altre emozioni nel corso del secondo tempo, ma il risultato non cambia: il derby è degli uomini di Giampaolo.

In serata il Milan riesce nell'impresa di battere la Juventus portandosi a sole due lunghezze dalla capolista. Partita ordinata e grintosa degli uomini di Montella, aiutati anche da una svista dell'arbitro Rizzoli che non convalida un gol regolare di Pjanic nel primo tempo. Decide il match un grandissimo gol del giovane Locatelli, che dal vertice alto dell'area scaglia un potente destro all'incrocio. La Juventus perde la seconda gara a San Siro dell'anno, il Milan vola nei piani alti della classifica.

Continua il declino dell'Inter, che a Bergamo sembra non scendere nemmeno in campo. Dopo un inizio a dir poco molle, l'Atalanta va in vantaggio su azione d'angolo, dove Kurtic di testa allunga per Masiello che sul secondo palo, lasciato libero da Medel, insacca alle spalle di Handanovic. Primo tempo da dimenticare per i nerazzurri di Milano che non entrano mai in partita. Nella ripresa cenni di vita della squadra di De Boer che pareggia grazie ad una splendida punizione al 58' di Eder. L'Atalanta piano piano sembra spegnersi dopo il lungo sforzo profuso, ma l'Inter non si scuote e non ne approfitta, anche se in qualche occasione, soprattutto con Joao Mario e Perisic, addirittura rischia di ribaltare il risultato. Ma a pochi minuti dal termine ci pensa Santon con un'ingenua scivolata ad atterrare Kessie in area: calcio di rigore e gol decisivo di Pinilla. Nel finale pareggia Icardi, ma la rete viene ingiustamente annullata dall'arbitro per un fallo inesistente dello stesso attaccante su Berisha.

Nell'anticipo delle 12 e 30, l'Udinese batte per 3-1 il Pescara, grazie anche a due calci di rigore: il primo realizzato da Thereau al nono minuto, il secondo da Zapata negli ultimi minuti di gioco. L'Udinese si era portata sul 2-0 con Thereau al 71', mentre Aquilani al 74' aveva momentaneamente riaperto la partita. Niente da fare per gli uomini di Oddo, i 3 punti vanno a Del Neri. 

La Fiorentina comincia ad ingranare e va a vincere per 5-3 in casa del Cagliari. Ben quattro i gol siglati dalla squadra di Paulo Sousa nel primo tempo, con doppiette di Kalinic e Bernardeschi, che ribaltano l'iniziale vantaggio di Di Gennaro al secondo minuto di gioco. L'attaccante croato viola completa la tripletta al 53', mentre la reazione dei sardi è tardiva e si concretizza con due gol su azione d'angolo: prima Capuano e poi Borriello riducono il pesante passivo. 

La Lazio viene raggiunta negli ultimi minuti di partita da un discusso calcio di rigore messo a segno da Ljajic a tempo scaduto, dopo aver rimontato il gol di Iago Falque del primo tempo. La squadra biancoceleste infatti, raggiungeva i granata prima con una bellissima mezza rovesciata del fischiatissimo ex Immobile al 71', mentre il giovanissimo Murgia di testa al 84' sembrava mettere i 3 punti in cascina per i ragazzi di Inzaghi, che però subivano nel finale il pareggio dagli undici metri. 

Unico 0-0 di giornata quello tra Empoli e Chievo Verona, una partita che si è segnalata soprattutto per il contestato no goal segnalato dal sistema: il pallone non entra, ma i giocatori del Chievo giurano di averla vista dentro. È possibile polemizzare anche contro la tecnologia? 

Il Napoli di Sarri torna alla vittoria, anche se non certamente per mano di Gabbiadini, che si fa espellere ingenuamente per una ingiustificata reazione dopo aver subito un normalissimo fallo a centrocampo. Un nervosismo incomprensibile, visto che ormai l'attaccante ha un posto da titolare praticamente assicurato. Lo spagnolo Callejon aveva aperto le danze al minuto 17', mentre in inferiorità numerica arrivava il raddoppio di Maksimovic su azione d'angolo al 33'. Il Crotone, alla prima vera partita casalinga, tentava comunque il tutto per tutto, anche se il gol della bandiera arrivava solamente al minuto 89 grazie ad un gol di Rosi. 

Altro pareggio di giornata è quello tra Bologna e Sassuolo, con i padroni di casa che avevano il predominio del campo e molte occasioni, ma alla fine, il pareggio di Matri al 86' spegneva l'entusiasmo dei rossoblu, passati in vantaggio al decimo minuto grazie ad una meravigliosa punizione di Verdi, una delle vere sorprese della stagione. 

In serata la Roma travolgeva per 4-1 il Palermo all'Olimpico. Dopo una mezz'ora di studio, i giallorossi passavano in vantaggio con Salah, mentre per il raddoppio bisognava aspettare l'inizio ripresa, quando Paredes metteva sui binari giusti la partita per i ragazzi di Spalletti. Dzeko al 68' siglava la terza rete, mentre il poker lo siglava El Shaarawy al 82', poco dopo il gol della bandiera di Quaison. 

Classifica

La classifica si accorcia in testa, grazie alla vittoria del Milan sulla Juventus, che resta in vetta con 21 punti, a +2 su Roma e Milan. Il Napoli segue a 17, mentre la Fiorentina si assesta a 12, cominciando la risalita verso la zona Europa. L'Inter con 11 punti è più vicino alla zona pericolante che all'Europa, mentre in coda il Crotone resta ferma a 1, staccata anche da Palermo e Empoli che occupano penultimo e terzultimo posto della graduatoria con 6 punti. Pescara poco più in alto con 7 lunghezze.  

domenica 23 ottobre 2016

Il Verona tenta la fuga, cade ancora il Cittadella

Il decimo turno di serie B è ormai alle spalle, con il Verona che si afferma come la squadra da battere ed il Cittadella che subisce la terza sconfitta consecutiva. In coda, altra sconfitta per il Trapani.


Pazzini all'undicesima rete stagionale (foto www.hellasverona.it/)


Il Verona continua la sua striscia positiva battendo in casa la Pro Vercelli per tre a zero. E' Daniel Bessa al suo quarto centro stagionale ad aprire le marcature al treantaseiesimo, mentre il raddoppio arriva al quarantanovesimo ed è opera di Pazzini, arrivato già a quota 11 gol stagionali. Il gol del definitivo tre a zero è siglato al settantatreesimo da Simone Andrea Ganz, entrato da soli quattro minuti. 

Il Cittadella mantiene il secondo posto nonostante la terza sconfitta consecutiva degli uomini di Venturato, che sul campo dell'Ascoli prima restano in dieci a causa dell'espulsione di Litteri sul finire del primo tempo, e poi subiscono al sessantaquattresimo il bel gol di Daniele Cacia.

Tre punti importanti sono arrivati anche per lo Spezia che nell'anticipo serale batte il Brescia di Brocchi per due a zero, grazie alle reti realizzate da Piu, che al tredicesimo segna sulla ribattuta del calcio di rigore sbagliato da Nene, e da Deiola all'ottantacinquesimo.

Sconfitta per il Carpi di Castori che perde per tre a uno sul campo della Spal. I ragazzi di Semplici passano in vantaggio al nono con Gianmarco Zigoni, che poi al cinquantesimo fornisce l'assist a Cerri per il raddoppio. Il tre a zero é realizzato al sessantottesimo da Arini, bravo a raccogliere un bel cross di Beghetto. Il Carpi accorcia con Bifulco ma ormai il tempo è poco e la Spal porta a casa i tre punti.

Tre punti fondamentali per il Bari di Stellone, che salva così la panchina, inguaiando ulteriormente il Trapani di Serse Cosmi, che ha annunciato di portare la squadra in ritiro per un lungo periodo. I biancorossi passano subito in vantaggio, al nono, con Gaetano Monachello, e poi mettono in ghiaccio la partita al sessantaquattresimo e al settantesimo,  con i gol di Ivan prima ed ancora di Monachello poi.

Vince anche il Novara per uno a zero contro l'Avellino, grazie al secondo gol stagionale di Nicolas Viola grazie anche ad una deviazione.

Ben cinque i pareggi di giornata, a cominciare dallo zero a zero nel big match tra Benevento e Perugia.

Uno a uno invece tra Vicenza e Frosinone, con i padroni di casa che realizzano il loro primo gol stagionale in casa al sessantesimo con una bellissima progressione di Pucino che chiede l'uno-due a Vita e va a concludere. Il pareggio dei canarini arriva all'undicesimo con un gol tutto in famiglia: cross di Matteo Ciofani e gol del fratello Daniel.

Uno a uno anche tra Salernitana e Virtus Entella, con gli ospiti che si erano portati in vantaggio grazie al settimo gol stagionale di Caputo a cui risponde al cinquantottesimo Massimo Coda. 

Altro uno a uno di giornata tra Ternana e Cesena: i rossoverdi passano in vantaggio al trentasettesimo con Avenatti bravo a raccogliere un assist morbido di Zanon, ma poi al settantacinquesimo restano in dieci per l'espulsione per doppio giallo di Luca Germoni e allo scadere devono arrendersi al pareggio dei ragazzi di Drago, che realizzano l'uno a uno con Ciano che trasforma un contestato rigore. 

Il quarto uno a uno di giornata è quello tra Latina e Pisa: i padroni di casa passano in vantaggio all'ottavo con Paponi, ma vengono poi raggiunti al sessantaduesimo dal bel gol di Mannini.

LA CLASSIFICA

A guidare la classifica c'è il Verona di Pecchia a 23 punti, seguito a cinque lunghezze di distanze dal Cittadella e a sette da Perugia, Entella, Spezia e Carpi. In coda troviamo Vicenza a dieci, Latina, Ternana e Avellino a nove, Trapani ultimo a sei. 

giovedì 13 ottobre 2016

Tornano i campionati di A e B. Spicca Napoli-Roma

Dopo la sosta per le nazionali che ha portato in dote ai club diversi giocatori infortunati (Milik e Montolivo su tutti), ritornano i campionati di Serie A, con partite decisamente interessanti, Napoli-Roma su tutte, e di Serie B, che ha comunque giocato anche domenica scorsa e vede le squadre di testa tutte impegnate in trasferta.



Il San Paolo di Napoli pronto ad ospitare il big match Napoli-Roma (foto www.sscnapoli.it/)




Il lungo week end di calcio italiano, che si concluderà lunedì, comincerà venerdì sera con l'anticipo di Serie B tra Cesena e Spal, ma sarà da sabato alle 15 che il week end si infiammerà, con il big match dell'ottava giornata di Serie A tra il Napoli, orfano di Milik per almeno 5 mesi, e la Roma, alla ricerca di una continuità fin ora mai trovata. Dopo la vittoria sull'Inter la squadra di Spalletti cerca importanti conferme, mentre il Napoli viene da una sconfitta pesante a Bergamo e contestualmente dovrà iniziare a digerire la mancanza di un tassello molto importante come Milik, bomber e rivelazione di stagione. La partita sarà importante soprattutto in chiave secondo posto, ma ancor di più a livello psicologico per entrambe le squadre. 

Sempre sabato si disputeranno gli altri anticipi Pescara-Sampdoria alle 18, tra due squadre in momentanea crisi, stagnanti nelle zone basse della classifica, mentre in serata la Juventus ospiterà l'Udinese. Vedremo se i friulani saranno l'ennesima vittima sacrificale sulla via della vittoria dei bianconeri. 

In Serie B le squadre di testa sono tutte impegnate in trasferta: il Cittadella va a Perugia a casa di una squadra in ascesa, mentre il Verona dovrebbe avere un compito più agevole ad Ascoli. Trasferta molto difficile anche per il Benevento con la Virtus Entella, mentre lo Spezia andrà a far visita al pericolante Avellino. Il Carpi ospita il Latina, mentre completano il turno Pisa-Vicenza e Brescia-Salernitana

Domenica nell'anticipo di mezzogiorno e mezzo la Fiorentina ospita l'Atalanta alla ricerca di punti importanti per rilanciarsi in classifica, mentre i bergamaschi vorranno continuare il momento positivo dopo la vittoria sul Napoli. Alle 15 di scena l'Inter che ospita in casa il Cagliari alla ricerca della continuità per lottare in zona Champions, ma i sardi non saranno sicuramente un avversario semplice da regolare, anche perché hanno un solo punto in meno dei nerazzurri. La Lazio cerca di lanciarsi ancor di più in zona Champions ospitando il Bologna all'Olimpico. La squadra di Inzaghi prima della sosta era in gran forma, mentre il Bologna ha avuto fin ad ora diverse difficoltà in trasferta, anche se il pari di San Siro con l'Inter ha dato sicuramente morale e convinzione. 
Completano il turno pomeridiano lo scontro tra il sorprendente Genoa di Juric e il già pericolante Empoli di Martusciello, mentre il fanalino di coda Crotone sarà di scena in quel di Modena contro il Sassuolo, una trasferta decisamente difficile per poter iniziare a far punti importanti per la salvezza. 

Sempre nel pomeriggio di domenica alle 15 andranno in scena due posticipi di Serie B, che vedranno in scena il Frosinone che al Matusa ospiterà il Bari alla ricerca della continuità dopo la vittoria fondamentale di Cittadella. Delicata trasferta per l'ex di turno Stellone, che dovrà iniziare a cambiare marcia se vorrà avere un ruolo importante in questo campionato. Sarà una partita delicata per entrambe le formazioni. 
Alle 17 e 30 invece sarà il turno di Pro Vercelli e Novara alla ricerca di punti per allontanarsi dalla zona calda della classifica. 

Chiude la domenica lo scontro tra Chievo Verona e Milan, valido per le zone alte della classifica, con le due squadre appaiate a quota 13 alle spalle del Napoli. Per il Milan sarà un'occasione per confermare la crescita delle ultime settimane, ma non sarà facile, perché il Chievo Verona è un avversario da prendere sempre con le molle, in quanto capace di mettere in difficoltà chiunque, e i tanti punti conquistati fin ad ora ne sono decisamente la prova.

Il lungo week end di calcio si concluderà addirittura lunedì, quando alle 20 e 45 si incontreranno Palermo e Torino, con i rosanero di De Zerbi alla ricerca di punti per allontanarsi dalla coda della classifica, anche se le dichiarazioni in settimana di Zamparini non lasciano intravedere un futuro roseo per  la società siciliana se non si troverà un investitore entro fine anno.

In Serie B invece, il turno si chiuderà con un scontro in coda tra la Ternana ed il Trapani, confronto delicato per tutte e due le squadre, alla ricerca di punti pesanti per iniziare ad uscire dalla sabbie mobili del fondo classifica.   

mercoledì 12 ottobre 2016

L'idolatria di Steve Jobs, The man in the machine

Il documentario "Steve Jobs: The man in the machine" ci restituisce una figura di Steve Jobs nuova e controversa: da una parte il genio della tecnologia e soprattutto del marketing; dall'altra imprenditore arrivista, spietato e senza scrupoli . 


(foto sito ufficiale documentario)


Steve Jobs è nell'immaginario comune, un genio, un personaggio da ammirare incondizionatamente, senza se e senza ma, perché è riuscito a mettere in mano ad ognuno di noi la tecnologia, a farla integrare nelle nostre vite, a livelli sempre più personali e profondi. La massima "Stay hungry, stay foolish" è diventata una delle più citate in qualsiasi ambito e il genio Steve Jobs è idolatrato, insieme alla sua creatura, la multinazionale Apple

Ma cosa c'è dietro il genio? Dietro al successo? Dietro all'idolatria di Apple? Il documentario del regista Alex Gibney, "Steve Jobs: The man in the machine", uscito a settembre del 2015, ci restituisce un ritratto diverso da quello dell'imprenditore di successo amato da tutti, dall'immagine che i media ci propongono ogni qual volta se ne parla. Tutto quello che si pensa su di lui di buono, è assolutamente veritiero e nessuno può negarlo, ma i mezzi e i modi con i quali questo successo è arrivato, sono quantomeno discutibili, almeno ascoltando le interviste di amici e colleghi che Steve Jobs lo hanno conosciuto a 360 gradi. Queste interviste ci mostrano un uomo arrivista, senza scrupoli, che per realizzare il proprio progetto non ha mai esitato a mettere in secondo piano le altre persone e i sentimenti di queste, nella maggior parte dei casi calpestandoli. Nessun rispetto della legge, mezzi più o meno leciti utilizzati per creare e proteggere la propria creatura. 

Apple è un'azienda di successo ed è un esempio unico ed inimitabile e vicino alla perfezione di quello che è l'obiettivo del marketing: un'azienda che è riuscita a fidelizzare milioni di persone, è diventata un vero idolo per le masse, che non vogliono uno smartphone, vogliono un I-Phone. Tutti coloro che studiano marketing hanno solo da imparare dalla Apple, la prima che è riuscita ad associare determinati valori alla propria azienda in modo chiaro e comprensibile per tutti, facendo diventare i loro prodotti una vera e propria icona, e non importa alla gente di spendere quasi 1000 euro per uno smartphone o un pc che hanno le stesse funzioni degli altri, perché l'amore per quella marca, i valori che veicola, e lo status symbol che ormai è diventata, sono pressoché indistruttibili. La marca si è distinta da tutte le altre in maniera chiara e grandiosa, ha un proprio spazio nella mente dei consumatori, ed è questo che tutte le aziende sognano. Steve Jobs grazie ai suoi prodotti è riuscito nell'impresa di farlo e di questo gliene va riconosciuto il merito, il genio, oltre che nei prodotti ideati, sta anche e soprattutto in questo. I prodotti ormai sono tutti molto simili, ma i valori che un brand veicola sono inimitabili, e questo amore incondizionato per la marca è quello che tutti invidiano alla Apple e tentano, invano, di riprodurre. 

Per arrivare a tutto questo Jobs, secondo le ricostruzioni del documentario, ha evaso miliardi di dollari di tasse, ha ripudiato la sua prima figlia e la madre di questa (perseguendole anche giuridicamente), perché avrebbero potuto intralciare il suo progetto in giovane età; ha utilizzato senza scrupoli i suoi collaboratori ed amici, adottandoli quando erano suoi collaboratori ed abbandonandoli subito appena finita la collaborazione; ha influenzato e lottato per mettere i bastoni fra le ruote alla stampa, cercando il controllo di essa; ha adottato pratiche fuori legge per aumentare la propria ricchezza e quella della sua azienda, impunito, perché qualcuno ha pagato al suo posto; è stato uno dei primi a delocalizzare la produzione in Cina per sfruttare manodopera a basso costo per produrre gli Iphone, facendola lavorare giornate intere e causando centinaia di suicidi tra di loro (nei palazzi vicino alle fabbriche furono installate delle reti di protezione per evitare che gli operai si lanciassero dai tetti); ha stilato liste di proscrizione per i dipendenti che lasciavano la Apple per impedirgli di lavorare per altre aziende; in definitiva zero scrupoli, un unico obiettivo, un unico grande progetto: costruire una grande azienda amata da tutti, nonostante tutto.

Per questo, alla luce di quello che si dice e si vede nel documentario, si può ammirare l'imprenditore e grande uomo di marketing e comunicazione qual'è stato Steve Jobs; meno per quanto riguarda i mezzi con cui questo successo è arrivato e soprattutto l'aspetto umano, certamente discutibile. 
L'idolatria messa in atto dopo la sua morte sembra quantomeno parzialmente eccessiva, ma una voce fuori dal coro non cambierà il pensiero di molti. Think different.   

Serie B, si fermano Cittadella e Benevento, mezzo passo falso del Verona

L'ottavo turno di serie B è andato in archivio con la seconda sconfitta casalinga consecutiva per il Cittadella con il Frosinone, il mezzo passo falso del Verona in casa con il Brescia e la sconfitta del Benevento nel derby con la Salernitana


Una fase della partita Cittadella-Frosinone (foto www.ascittadella.it/)


Nuova sconfitta casalinga per la capolista Cittadella, questa volta nell'anticipo serale contro il Frosinone, che coglie così la sua prima vittoria esterna. I ciociari si portano in vantaggio al diciassettesimo grazie a al difensore Vasily Pryyma, ma vengono raggiunti al trentaduesimo da Chiaretti. I giallazzurri però reagiscono subito al pareggio, passando di nuovo in vantaggio al trentasettesimo con Luca Paganini e siglando il tre a uno ad inizio ripresa con Daniel Ciofani. Il Cittadella torna in partita al sessantesimo con Litteri, ma deve arrendersi ai ciociari e alla seconda sconfitta interna consecutiva.

Non approfitta della sconfitta della capolista il Verona, che nella partita delle 12:30 pareggia in casa due a due con il Brescia, che chiude il primo tempo in vantaggio grazie al bel gol di Andrea Caracciolo. Nella ripresa Pazzini sigla l'uno a uno e, dopo il nuovo momentaneo vantaggio del Brescia ad opera di Torregrossa, segna anche il definitivo due a due su calcio di rigore.

Vittoria importantissima per il Carpi di Castori che riesce a vincere a La Spezia per uno a zero, grazie al gol realizzato ad inizio ripresa da Kevin Lasagna e si avvicina alle zone alte di una classifica ancora molto corta.

Per Pisa e Benevento invece arrivano due sconfitte. Gli uomini di Gattuso perdono all'Arena Garibaldi contro la Spal per il gol realizzato all'ottantacinquesimo da Mariano Arini, mentre i giallorossi perdono a Salerno nel derby campano contro la Salernitana, che nel primo tempo si porta in vantaggio per due a zero grazie alle reti di Della Rocca al trentunesimo e Marchi al quarantaduesimo. Il Benevento riesce ad accorciare le distanze solo all'ottantasettesimo, con Lucioni. 

Il Perugia vince per tre a zero in casa contro l'Avellino, grazie al gol di Salvatore Monaco al ventiquattresimo e alla doppietta di Samuel Di Carmine, che realizza il primo gol al trentaduesimo ed il secondo che vale il definitivo tre a zero all'ottantaquattresimo.

Vince anche il Novara che in casa batte l'Ascoli per uno a zero, grazie al gol siglato al sessantaduesimo da Faragò.

Tre punti importanti arrivano anche per la Pro Vercelli che vince lo scontro casalingo con la Ternana per uno a zero, grazie al gol realizzato al cinquantunesimo da Elia Legati.

In coda fondamentale vittoria del Latina che in casa sconfigge il Trapani per due a zero, con le reti realizzate al trentottesimo da Richmond Boakye su calcio di rigore e al quarantesimo da Acosty. 

Due i pareggi di giornata: lo zero a zero tra il Vicenza del neoallenatore Bisoli e il Cesena, e l'uno a uno tra Bari e Pro Vercelli, con i padroni di casa che si erano portati in vantaggio al terzo minuto di gioco con un bel tiro di Brienza, ma che sono stati raggiunti dopo soli sei minuti dal gol di Iacoponi.

La classifica

Il Cittadella resta al comando nonostante la sconfitta con 18 punti, seguito da Verona a 17, Benevento a 14, Carpi e Spezia a 13, Entella, Perugia e Pisa a 12. In coda troviamo Ascoli e Ternana a quota 7, Avellino e Vicenza a 6 ed il Trapani ultimo a 5. 


TAMARA

giovedì 6 ottobre 2016

Campionati esteri: la situazione

In Premier League comanda il Manchester City di Guardiola, inseguito da Tottenham, Arsenal e Liverpool. In Spagna serrata lotta a tre per la vetta tra le due squadre di Madrid e il Siviglia. In Bundesliga Ancelotti con il Bayern comanda la classifica, mentre in Ligue 1 in vetta Balotelli con il Nizza.


Balotelli esulta con la maglia del Nizza (foto www.ogcnice.com/)


Quest'anno nei campionati esteri sembra esserci più equilibrio del solito, anche se le squadre in vetta sono le solite note. Sorpresa in Francia dove il Nizza di Balotelli guida il campionato, mentre il Psg senza Ibra ha più difficoltà del previsto e resta attardata. In Premier League il City di Guardiola è in testa, anche se nell'ultima giornata è stato battuto dal Tottenham che insegue ora ad un solo punto di distanza. In Spagna in ascesa l'Atletico Madrid di Simeone, mentre il Barcellona privo di Messi infortunato, e il Real Madrid, senza il miglior Cristiano Ronaldo, arrancano. Bene il Bayern di Ancelotti, già in testa nonostante l'ultimo pareggio casalingo contro il Colonia. 

Premier League

In Premier dopo 7 giornate comanda Guardiola, anche se con un solo punto di vantaggio sul Tottenham di Pochettino e due sull'Arsenal di Wenger e sul Liverpool di Klopp. Mai come quest'anno la Premier ha una rosa di allenatori tra i migliori del mondo: Guardiola, Klopp, Wenger, Mourinho e Conte sono cinque degli allenatori più pagati del mondo e stanno guidando tutti squadre con rose fortissime e che potenzialmente potrebbero comandare sia in casa sia in Europa. Al momento Guardiola, Klopp e Wenger stanno rispondendo positivamente, mentre Mourinho e Conte stanno incontrando moltissime difficoltà. Lo United ha già un ritardo di 5 punti sui cugini del City dopo poche giornate e dopo un mercato faraonico. La stagione è lunga, ma dopo quegli investimenti, di certo ci si aspettava molto di più dagli uomini di Mourinho. Il Chelsea di Conte ha già accumulato lo stesso ritardo e non ha sin da ora mostrato grossi miglioramenti nel gioco rispetto all'anno scorso, anche perché il mercato è stato di buon livello, ma non ha portato grandi migliorie nel reparto arretrato, dove ci sono le maggiori difficoltà. Ottimo il campionato del Tottenham, che si conferma rispetto all'anno scorso, mentre il solito Arsenal occupa le zone alte della classifica come è d'abitudine negli ultimi anni, anche se poi nelle fasi cruciali, la squadra di Wenger ha molte difficoltà ad emergere. Ottimo il campionato di Liverpool ed Everton, rispettivamente a 16 e 14 punti, mentre il Leicester di Ranieri campione in carica staziona a metà classifica: impossibile ripetere il miracolo dell'anno scorso.
Detto delle difficoltà di Conte e Ranieri, anche gli altri allenatori italiani non se la passano bene: Guidolin è stato esonerato dallo Swansea dopo aver collezionato appena 4 punti, mentre buono il rendimento di Mazzarri che ne ha conquistati 8. La spedizione italiana poteva, e può fare ancora molto meglio. 

Liga

In Spagna è chiara l'ascesa dell'Atletico Madrid di Simeone, che raggiunge in vetta il Real Madrid di Zidane dopo un inizio difficile. Il tecnico argentino sembra aver ripreso un discorso che in realtà non si era mai interrotto, mentre le altre due grandi stanno risentendo pesantemente del rendimento non eccezionale di Ronaldo e Messi: il portoghese non è ancora al top della condizione e sta stentando, mentre Messi è ai box per un infortunio. Approfittando delle defaillance delle due superpotenze, l'Atletico si è portato in vetta al pari del Real e con un punto di vantaggio sul Siviglia, grazie anche al bomber Griezmann, sempre più protagonista. Ottimo terzo posto del Siviglia di Sampaoli, a solo una lunghezza dalla vetta, che sta facendo un lavoro davvero straordinario con una rosa quasi totalmente nuova. Nelle zone alte della classifica anche Villareal, Bilbao, Las Palmas ed Eibar, protagoniste di un grande avvio di campionato, così come il Leganes, squadra neopromossa per la prima volta nella storia nel massimo campionato spagnolo, che ha già in carniere 10 punti. Malissimo il Valencia (6 punti in 7 partite, 0 nelle prime 5) che da qualche giorno ha affidato la guida tecnica della squadra a Cesare Prandelli. Vedremo se il tecnico italiano saprà dare la scossa alla squadra. 

Bundesliga

In Bundesliga Carlo Ancelotti non ha impiegato molto per ambientarsi, ed ha subito conquistato la vetta della classifica, con cinque vittorie ed un pari in sei gare. Segue a tre lunghezze di distanza la sorprendente Herta Berlino, mentre il Borussia Dortmund è ferma a 12. Colonia e Lipsia, squadra sponsorizzata dalla Red Bull, che ha saccheggiato il Salisburgo, altra squadra Red Bull, per costruire una squadra di livello, sono le piacevoli sorprese di questo campionato, con ben 12 punti già conquistati. Male il Wolfsburg, appena sei punti e Schalke 04, addirittura ferma al terzultimo posto con appena 3 punti. L'Amburgo e il Werder Brema, come ormai accade da qualche anno, non riescono proprio a risollevarsi, e occupano rispettivamente l'ultimo posto e il quartultimo. 

Ligue 1

In Ligue 1 guida il Nizza di Balotelli, che dopo 8 giornate ha già collezionato 20 punti, uno in più del Monaco e ben 4 in più del Psg. La squadra di Parigi, leader indiscussa negli ultimi anni, ha perso Ibrahimovic e sta pagando caramente questa mancanza, anche se la vena di Cavani senza lo svedese, è tornata quella dei tempi migliori (media di un gol a partita per l'uruguaiano). Capitolo Balotelli: l'attaccante italiano, dopo diverse stagioni di latitanza agonistica, sembra aver ritrovato in Francia la giusta dimensione, e con 5 gol sta trascinando i nizzardi in vetta al campionato. Con un po' di impegno e la giusta grinta, Balotelli ha ricominciato a far vedere la classe che lo ha sempre contraddistinto. Se la testa lo sorreggerà fino alla fine, allora la squadra rossonera potrà senza dubbio svolgere un ruolo da assoluta protagonista, ma con Balotelli, mai dire mai. Staremo a vedere come si comporterà nei prossimi mesi. Resta nel limbo invece l'Olympique di Marsiglia, che da diverse stagioni non riesce più a svolgere il ruolo da protagonista che invece dovrebbe avere: 9 punti in 8 gare non promettono bene e non permettono ai marsigliesi di sognare in grande. 

I protagonisti

In Premier League sotto la guida di Guardiola, De Bruyne sta esprimendo tutta la sua classe e mantenendo un rendimento altissimo. Stesso discorso per Aguero, già 5 gol in campionato, mentre una delle rivelazioni della stagione è il coreano Heung Min Son del Tottenham, autore di prestazioni fantastiche in questo inizio di stagione. Diego Costa sotto la guida di Conte ha ritrovato la vena realizzativa di un tempo ed è in vetta alla classifica, mentre Lukaku conferma ancora una volta tutto il suo potenziale.  

In Spagna protagonista assoluto è Antoine Griezmann, sempre molto prolifico sotto porta, si conferma uno dei migliori bomber di stagione, insieme ai soliti Suarez e Messi. Ottimo anche l'inizio di stagione del terzino del Barcellona Sergi Roberto, che sta sostituendo Dani Alves nel migliore dei modi. 

In Germania stanno disputando un grande inizio di stagione il centrocampista brasiliano del Bayern Monaco Thiago Alcantara e Frank Ribery, tornato finalmente ai suoi livelli grazie anche ad una condizione fisica finalmente accettabile e senza infortuni. Aubameyang, il Chicharito Hernandez e Lewandowski si confermano i soliti implacabili cecchini sotto porta. 

In Francia continuano a brillare, e non è una novità, i soliti Lacazette, Di Maria e a sorpresa, il difensore del Nizza Baysse. La classifica cannonieri è guidata da Cavani con 8 gol in 8 partite, mentre Lacazette insegue a 6. Ottima la vena realizzativa di Erding del Metz con 6 reti. 


martedì 4 ottobre 2016

Campionato equilibrato... eccetto la Juve

Dopo sole sette giornate di campionato è davvero difficile fare un bilancio, anche se alcune importanti considerazioni sono d'obbligo. La Serie A è un torneo molto equilibrato, se si esclude la Juve, destinata a vincere il sesto scudetto consecutivo. 


L'abbraccio dei giocatori della Juventus durante la partita con l'Empoli (foto www.juventus.com/)


Dopo sole sette giornate la classifica di Serie A parla già chiarissimo: la Juventus è destinata a vincere il sesto scudetto consecutivo, mentre tutte le altre dovranno lottare per conquistare un posto in Champions League e in Europa League. Come già si preannunciava all'inizio della stagione, la squadra guidata da Allegri sembra già non avere rivali e probabilmente non assisteremo a nessuna lotta scudetto, ma solo ad un'equilibratissima lotta per i posti in Europa. A meno di catastrofi improvvise e imponderabili, già da adesso tutte le altre squadre di vertice dovranno concentrarsi sulla lotta Champions, come tra l'altro ha affermato Sarri qualche giorno fa. La Juventus potrebbe perdere qualche partita solamente contro le grandi, come già successo con l'Inter, ma sicuramente inciamperà pochissime volte o mai contro le piccole, dove in queste partite sembra davvero non avere la minima difficoltà. Anche a Palermo la Juve non ha disputato una grande partita a livello di gioco, ma al momento giusto ha comunque trovato l'episodio che gli ha consentito di portare a casa i tre punti. La differenza tra la Juve e le altre sta proprio in questo: Milan, Inter, Napoli o Roma molto probabilmente avrebbero pareggiato e perso due punti, la capolista invece, con un episodio, seppur fortunoso, ha portato a casa il massimo risultato con il minimo sforzo. Alcuni giornali o televisioni tenteranno di tenere viva la speranza di una lotta per lo Scudetto, ma in realtà, quasi certamente, il titolo non sarà mai in discussione. 

Per il resto il campionato sembra equilibratissimo, sia in testa sia in coda, anche se, le distanze, a sette giornate dall'inizio del torneo, sono giustamente ridotte. 
Il Napoli sembra avere una solidità di gioco ben collaudata e parte sicuramente favorita per un posto in Champions, anche perché l'impatto dell'attaccante Milik è stato molto positivo e la squadra sembra poter sopperire piuttosto facilmente alla partenza di Higuain, anche se la sua mancanza potrà accusarla soprattutto contro le piccole, quando il Pipita con una zampata poteva risolvere le partite. La squadra partenopea ha conquistato 14 punti su 21, non un grandissimo bottino, ma comunque sono i punti che gli consentono di mantenere la seconda posizione. 

Indietro di una lunghezza troviamo l'altalenante Roma, la sorpresa Chievo, e le altrettanto sorprendenti Lazio e Milan. La Roma è una squadra dalla quale ci si può aspettare davvero di tutto e continua ad alternare buone prestazioni ad altre piuttosto deludenti. La solidità difensiva è ancora lontana, mentre in attacco, Dzeko sembra in migliori condizioni rispetto all'anno scorso, anche se in alcune partite (vedi contro la Sampdoria), c'è voluta la fantasia di Totti per illuminare il match e recuperare punti preziosi. Il lavoro per Spalletti per trovare continuità non mancherà. Incredibili anche i 13 punti del Chievo che è la vera rivelazione di questo inizio campionato: avversario durissimo per tutti, gli uomini di Maran sanno come mettere in difficoltà le grandi, ma anche come piegare la resistenza delle piccole, con una solidità davvero invidiabile. Ottimo anche il lavoro svolto da Montella e Inzaghi, che, partiti senza molto credito, stanno invece facendo un buon campionato, senza avere in mano grandi rose. 

A 11 punti sono ferme Torino, Genoa e Inter. Le prime due con Mihaijlovic e Juric hanno trovato fin da subito la quadratura del cerchio e saranno un avversario ostico per tutti e salvo clamorosi rallentamenti, si piazzeranno nella parte sinistra della classifica. Discorso a parte per l'Inter, che finalmente sembra aver intrapreso la via di un progetto serio e credibile con il tecnico olandese De Boer, anche se le difficoltà non mancano. Cambiare allenatore a dieci giorni dall'inizio del campionato non è stata certamente la tempistica migliore per avere una squadra competitiva sin dall'inizio, ma il lavoro di De Boer è evidente, anche se gli va dato tempo e una difesa all'altezza per essere competitiva ai massimi livelli. L'inadeguatezza dei terzini nerazzurri e del reparto difensivo limita l'espressione della squadra, mentre da centrocampo in poi la qualità è da top club. 

A 10 punti Bologna e Cagliari, due squadre che molto probabilmente non avranno difficoltà a salvarsi, come hanno già ampiamente dimostrato nelle prime sette partite di campionato. Gli organici a disposizione di Donadoni e Rastelli sono di buon livello, molto superiori a diverse compagini che la salvezza la dovranno sudare. 

Buona la ripresa dell'Atalanta di Gasperini, che dopo un inizio molto difficile, sembra aver ritrovato la giusta continuità, testimoniata anche dalla vittoria casalinga ottenuta contro il Napoli. Il Sassuolo fa compagnia agli orobici a quota 9, e nonostante l'impegno in Europa League, sta disputando un ottimo campionato. La squadra di Di Francesco, senza la partita persa a tavolino con il Pescara, avrebbe ben 12 punti, senza calcolare l'arbitraggio discutibile di domenica scorsa che ha "aiutato" i rossoneri di Montella a compiere una rimonta clamorosa dall'1-3 al 4-3. I tifosi neroverdi non dovranno preoccuparsi più di tanto, le assenze in questo momento stanno pesando, e la sosta arriva proprio nel momento giusto per far rifiatare Magnanelli e compagni. 

Grande delusione di inizio campionato è la Fiorentina di Paulo Sousa, ferma a quota 8. Bisogna però dire che la rosa della squadra non è stata affatto rinforzata, e anzi, ha perso anche qualche pezzo pregiato, vedi Marcos Alonso, tassello preziosissimo per lo scacchiere tattico dell'allenatore portoghese, volato in Inghilterra dal Chelsea di Conte.

Altre delusioni di inizio campionato appaiate a quota 7, a un passo dal terz'ultimo posto, l'Udinese, che ha appena esonerato il tecnico Iachini per rimpiazzarlo con Del Neri, e la Sampdoria di Giampaolo, che dopo due vittorie nelle prime due giornate di campionato, ha subito una netta flessione. La Sampdoria ha comunque un buon organico e può contare su un tecnico tra i più bravi della categoria, mentre ci sarà da vedere come la squadra friulana digerirà l'inserimento di un nuovo tecnico. 

Nella zona caldissima della classifica troviamo a 6 punti, il Pescara di Oddo, che dopo un buon inizio di campionato sembra essersi un po' smarrita, e il Palermo, che dopo un inizio difficile ora sembra più in grado di lottare al pari delle altre, grazie anche alla vena realizzativa del giovane Nestorovsky. 

Più in difficoltà sembrano Empoli e Crotone, che non riescono al momento ad esprimere un buon calcio e a racimolare punti: Martusciello e Nicola dovranno ancora lavorare molto per cercare almeno di lottare alla pari con le altre nella lotta per non retrocedere. È evidente che le rose messe a disposizione dei due non sono delle migliori, ma con un po' di grinta e una buona organizzazione di gioco, si può lottare alla pari con tutti. 





Il Cittadella si conferma capolista, inseguita da Verona e Benevento

Si è concluso ieri sera con il pareggio tra Carpi e Pisa  il settimo turno di serie B. Vediamo quanto è successo sui vari campi.



Il Benevento festeggia con Chibsah (foto www.mariotaddeo-photography.it)



Torna alla vittoria la capolista Cittadella che vince per due a zero sul campo del Trapani grazie al bel gol dalla distanza realizzato al cinquantaduesimo dal capitano Manuel Iori e al raddoppio siglato al settantanovesimo da Litteri.

Continua la striscia vincente il Verona che vince per tre a zero sul campo della Ternana. Le reti arrivano tutte in undici minuti, con Pazzini che al trentunesimo trasforma un calcio di rigore provocato da Meccariello, espulso nella circostanza, Luca Siligardi che raddoppia al trentaseiesmo e poi ancora con Pazzini che al quarantaduesimo realizza un altro calcio di rigore. Nella ripresa tra le fila scaligere viene espulso Maresca, ma la partita non cambia e i gialloblu portano a casa senza troppe difficoltà i tre punti.

Vince anche il Benevento contro il Novara: dopo varie occasioni create,  la squadra di casa riesce a passare in vantaggio grazie alla bella rete siglata al quarantaquattresimo da Raman Chibsah, che fa così esplodere di gioia il Vigorito. 

Brutta sconfitta interna invece per il Frosinone contro il Perugia. I ciociari si erano portati in vantaggio al diciottesimo con Federico Dionisi, ma subiscono il pareggio di Samuel Di Carmine dieci minuti dopo, mentre al settantaseiesimo  è Jacopo Dezi a siglare il definitivo due a uno.

Vittoria esterna per lo Spezia, che si impone ad Ascoli per due a zero grazie alla doppietta di Nenè bravo a sfruttare prima un cross dalla sinistra di Piu al ventesimo e poi, al trentanovesimo, un assist di Vignali dalla destra. 

Tre punti importanti arrivano anche per l'Avellino che batte in casa la Pro Vercelli per tre a due. I lupi vanno in vantaggio al quattordicesimo con Daniele Verde, ma al quarantesimo vengono raggiunti da Mattia Mustacchio, bravo a trasformare un calcio di rigore. Gli uomini di Toscano però reagiscono subito e passano di nuovo in vantaggio dopo soli due minuti, grazie alla seconda rete di giornata realizzata da Daniele Verde, questa volta su calcio di rigore. Al cinquantesimo Matteo Ardemagni sigla il tre a uno, mentre al novantatreesimo Andrea La Mantia di testa accorcia le distanze sul tre a due. 

Vittoria importante anche per la Spal che batte la Salernitana per due a uno. Erano stati gli uomini di Sannino  a passare in vantaggio grazie al gol di Donnarumma al quarto, ma i biancazzurri  pareggiano dopo soli tre minuti con Schiattarella e al trentottesimo siglano il due a uno con Luca Mora. Dopo soli trentasette secondi dalla ripresa, la Salernitana torna in parità grazie al bel tiro a volo di Coda, ma al cinquantacinquesimo è Antenucci a realizzare il primo gol con la maglia dei ferraresi e a fissare il risultato sul definitivo tre a due. 

Brutta sconfitta per il Vicenza che perde per quattro a uno sul campo della Virtus Entella, facendo scaturire la decisione della società di sollevare dall'incarico Lerda e sostituirlo con Bisoli. La partita si mette subito bene per i padroni di casa che passano in vantaggio al nono con Luca Ceccarelli e al ventinovesimo raddoppiano con un gran gol di Cutolo. Il Vicenza accorcia le distanze ad inizio ripresa con Nicholas Siega, ma la partita non cambia e l'Entella realizza altre due reti al settantesimo con Caputo e al settantottesimo con Tremolada. 

Tre i pareggi di giornata. Il primo è quello tra Brescia e Bari nell'anticipo del venerdì: succede tutto in nove minuti, con Caracciolo che porta in vantaggio le rondinelle al cinquantatreesimo e Brienza che con un gran gol regala il pareggio alla sua squadra.

Pareggiano anche Cesena e Latina, con i padroni di casa che vedono sfumare i tre punti al novantatreesimo. I neroblu infatti si erano portati in vantaggio al nono con Paponi, ma dopo soli cinque minuti Camillo Ciano riporta il punteggio in parità e al settantacinquesimo Djuric realizza il gol del due a uno, prima che allo scadere Gabriele Rolando fissi il punteggio sul definitivo due a due. 

Infine si conclude con un pareggio anche il posticipo tra Carpi e Pisa: i padroni di casa passano in vantaggio al ventitreesimo grazie a Kevin Lasagna, ma vengono poi raggiunti all'ottantatreesimo da un gol di Eusepi dopo esser rimasti in nove a causa di un rosso diretto, piuttosto fiscale, ai danni di Mbaye, in campo per soli otto minuti, e l'espulsione di Sabbione per doppia ammonizione.

CLASSIFICA

A guidare la classifica è ancora il Cittadella con 18 punti, con il Verona che segue a 16 ed il Benevento a 14. Con i tre punti di domenica, lo Spezia raggiunge la quarta posizione a 13 punti, superando il Pisa a 12. In coda troviamo Latina, Novara, Trapani e Vicenza a 5 punti. 



Tamara