martedì 27 settembre 2016

Cittadella sconfitto dal Brescia, vincono Verona, Benevento e Pisa

Si è concluso ieri sera con il posticipo tra Perugia e Spal, vinto dagli umbri per 1-0, il sesto turno di campionato in Serie B, con la prima battuta d'arresto del Cittadella, che resta comunque al comando della classifica, e le vittorie importanti di Benevento e Pisa.



L'esultanza dei giocatori del Brescia (foto www.bresciacalcio.it/)


Sesto turno di serie B emozionante e pieno di sorprese, a cominciare dalla caduta casalinga della capolista Cittadella, che viene sconfitta per tre a zero dal Brescia di Brocchi. Eppure la partita sembrava essersi messa bene per gli uomini di Venturato dopo che Alfonso aveva parato un calcio di rigore a Torregrossa al ventesimo, ma dopo soli due minuti è Federico Bonazzoli a portare in vantaggio le rondinelle.  Le altre due reti sono state siglate da Leonardo Morosini al trentanovesimo di testa e al sessantatreesimo in contropiede. Arriva così la prima sconfitta per i veneti che mantengono comunque il primato in classifica.

Tre punti importanti arrivano anche per il Verona nel big match casalingo contro il Frosinone: gli uomini di Pecchia vincono infatti per due a zero grazie ad una doppietta di Pazzini che realizza entrambi i rigori, in realtà piuttosto dubbi,  concessi agli scaligeri. Tre punti d'oro comunque per il Verona, che sale così  al secondo posto in classifica.

Vincono anche le altre due rivelazioni del campionato, Benevento e Pisa, che continuano ad emozionare i loro tifosi. Gli uomini di Baroni vincono addirittura per quattro a zero sul campo del Bari; le reti arrivano tutte nella mezz'ora finale, con Ceravolo che apre le marcature dal dischetto al sessantesimo, Buzzegoli che raddoppia con un bel destro al volo al settantacinquesimo, Ciciretti che al settantanovesimo realizza un bel tiro a giro e infine Jakimovski che fissa il punteggio sullo 0-4.

Anche il Pisa di Gattuso ottiene i tre punti nella prima gara disputata in un'Arena Garibaldi ancora a porte chiuse. I nerazzzurri vanno in vantaggio al trentottesimo con un bella conclusione sul primo palo di Varela, mentre il raddoppio è realizzato da Verna al settantacinquesimo. L'Ascoli comunque non demorde e continua a giocare, riuscendo ad accorciare le distanze all'ottantaquattresimo con Hallberg ed impegnando varie volte Ujkani prima del fischio finale dell'arbitro che sancisce il due a uno definitivo.

Vittoria importante anche per il Carpi di Castori, che passa in vantaggio al sedicesimo con un tiro dalla distanza di Marco Crimi, ma subisce il pareggio della Virtus Entella al sessantasettesimo grazie alla rete di Caputo. I biancorossi però tornano in vantaggio dopo appena tre minuti, grazie alla trasformazione di un calcio di rigore dubbio da parte di Raffaele Bianco, che realizza il definitivo due a uno.

Lo Spezia invece continua la sua imbattibilità imponendosi per uno a zero in casa contro il Novara, grazie al gol realizzato al cinquantasettesimo da Piu. 

Sconfitta invece per il Cesena di Drago che perde sul campo della Pro Vercelli per un gol realizzato allo scadere del primo tempo da Musacchio sugli sviluppi di un calcio di punizione.

In questo turno arriva anche la prima vittoria in campionato del Perugia, che nel posticipo del lunedì ha la meglio sulla Spal, grazie al gol di testa realizzato all'ottantatreesimo da Nicastro. 

Tre punti importanti arrivano anche per la Salernitana, che regola il Trapani con due reti siglate ad inizio partita: al settimo infatti Luigi Vitale porta in vantaggio la squadra di Sannino e quattro minuti dopo fornisce ad Alfredo Donnarumma l'assist per il definitivo due a zero.

Due i pareggi di giornata: l'uno a uno tra Pisa e Ternana, con Meccariello che al ventinovesimo risponde al gol siglato tre minuti prima da Brosco, e lo zero a zero tra Vicenza ed Avellino.

CLASSIFICA

Nonostante la sconfitta, il Cittadella continua a guidare la classifica a quindici punti, a due lunghezze dal Verona e a quattro dalle altre due rivelazioni Benevento e Pisa. In coda troviamo Latina ed Avellino rispettivamente a quattro e tre punti.


Tamara

domenica 25 settembre 2016

Marquez vince e ipoteca il mondiale, per Rossi si fa dura

Nel Gran Premio di Aragon Marquez vince e ipoteca il mondiale. Rossi chiude terzo, preceduto anche da Lorenzo. Decisivo il calo della Yamaha nella seconda parte di gara. Con 52 punti di vantaggio lo spagnolo vede il mondiale.


Marquez festeggia la grande vittoria con la squadra al traguardo (foto twitter.com/marcmarquez93)


Marc Marquez vince il Gran Premio di Aragon e porta a 52 punti il vantaggio in classifica su Valentino Rossi, terzo al traguardo dietro a Lorenzo. Lo spagnolo sulla Honda torna alla vittoria dopo i piazzamenti delle settimane scorse, con un'ottima gara, dopo un inizio non facile. Andamento contrario per la gara di Rossi, partito bene e protagonista di una buona prima parte di gara, mentre nella seconda il calo della Yamaha è stato evidente, così come l'errore che ha permesso a Lorenzo di evitare il duello finale con il dottore per il secondo posto. La corsa al titolo ha un solo grande favorito, se non sbaglierà molto, lo spagnolo ha il titolo in mano. 

La gara

In partenza Vinales guadagna la prima posizione bruciando tutti in partenza, seguito da Lorenzo e Marquez, mentre Rossi seguiva a ruota il trio di testa. Marquez, conscio di avere una Honda in grande forma, superava subito Lorenzo, puntando la leadership di Vinales. Questa frenesia portava lo spagnolo prima in testa, e poi ha commettere un grave errore alla curva sette, e in pochi istanti dal primo scendeva al quinto posto. Approfittava della situazione Rossi, che si portava a ridosso del compagno Lorenzo e lo superava in scioltezza, mentre più dietro Marquez superava Dovizioso, cominciando a scalare la classifica. Rossi intanto a 15 giri dal termine superava anche Vinales portandosi in testa, mentre anche Lorenzo  e Marquez approfittando di un errore dello stesso, lo costringevano alla quarta posizione nel giro di pochi metri. Marquez sembrava davvero inarrestabile e si portava a ridosso di Rossi, superandolo poco dopo e prendendo la testa della corsa, per poi non lasciarla fino alla fine, in un assolo irresistibile per entrambe le Yamaha. Rossi veniva poco dopo avvicinato da Lorenzo, che a cinque giri dal termine lo superava, portandosi al secondo posto. Rossi a quel punto tentava di rimanere il più attaccato possibile allo spagnolo, che sembrava alla sua portata. Ma a due giri dal termine, mentre tutti pregustavano un duello per il secondo posto tra i due, Rossi, commetteva un grave errore alla curva 11 che gli faceva perdere molto terreno, non lasciandogli nessuna speranza di raggiungere il secondo piazzamento. Marquez tagliava il traguardo per primo dopo aver conquistato anche la pole, mettendo un bel solco in classifica tra lui e il dottore, lontano adesso 52 punti. Lorenzo segue al terzo posto a 14 punti da Rossi. È presumibile che ci sarà un duello per il secondo posto da qui in poi, a meno di clamorose defaillance di Marquez, che sembrano però davvero improbabili. 

Il prossimo appuntamento per la Motogp è per il week end tra il 14 e 16 ottobre in Giappone, quando mancheranno solamente quattro gare al termine. Marquez parte con la possibilità di poter fare due zeri e trovarsi ancora in vantaggio, quindi la rincorsa sembra ormai una chimera. Anche se mai dire mai...  


sabato 24 settembre 2016

Torna la Serie A, il punto prima della sesta giornata

Nel week end, dopo il turno infrasettimanale, torna la Serie A. Big match di giornata Fiorentina-Milan, mentre la capolista Juventus va sul campo del Palermo, il Napoli ospita il Chievo al San Paolo. Inter e Roma in cerca di conferme prima dello scontro diretto.


Lo stacco di Icardi per il temporaneo pareggio dell'Inter (foto www.inter.it)


Dopo cinque giornate la classifica di Serie A comincia a delinearsi in vetta e in coda, anche se gli stravolgimenti sono sempre dietro l'angolo. 

In vetta al campionato troviamo sempre la Juventus, che, nonostante la pesante sconfitta di San Siro contro l'Inter per 2-1, ha saputo subito riprendersi il primato controsorpassando il Napoli nel turno infrasettimanale, battendo nettamente il Cagliari per 4-0. Dal canto loro i napoletani hanno vinto nel turno precedente con il Bologna per 3-1 in casa, mentre a Genoa sono stati bloccati sullo 0-0 da un'ottima prestazione dei padroni di casa, e da qualche errore arbitrale. Fatto sta che la squadra di Sarri è ora a un solo punto dalla Juve, ed ospiterà questa sera al San Paolo il Chievo Verona, vera rivelazione di questo inizio campionato. I clivensi hanno già ottenuto 10 punti, ben sei nelle ultime due giornate, nelle quali hanno battuto prima l'Udinese al Friuli, e poi il Sassuolo in casa, sempre per 2-1. Sarà quindi un avversario ostico, anche se la Juventus dovrà vedersela con il Palermo, che nel turno infrasettimanale è andato a conquistare 3 punti fondamentali a Bergamo, contro un'Atalanta in crisi, mentre pochi giorni prima aveva pareggiato per 1-1 a Crotone. Due i gol per Nestorovski, fondamentali per stravolgere una classifica che si stava facendo piuttosto difficile. 

Altra squadra in cerca di conferme è l'Inter di De Boer, che dopo la disfatta di Europa League contro l'Hapoel, sembra aver trovato la quadratura, con l'inserimento a centrocampo del portoghese Joao Mario. Dopo la roboante vittoria in rimonta contro la Juventus, la squadra nerazzurra ha trovato conferme ad Empoli grazie alla doppietta del bomber Icardi, sempre più decisivo ed uomo squadra. I nerazzurri se la vedranno con il Bologna di Donadoni, che quest'anno sembra avere un andamento opposto in casa e in trasferta: tutti e 9 i punti in classifica sono stati conquistati al Dall'Ara, compresa l'ultima vittoria contro la Sampdoria per 2-0, con un Simone Verdi sempre più protagonista. 

Anche la Roma cerca risposte dalla trasferta di Torino, dopo la netta e facile vittoria per 4-0 contro il Crotone. I romanisti, ancora trascinati dalla classe del neo quarantenne Francesco Totti, affrontano un trasferta complicata, anche se il Torino viene da due 0-0 consecutivi, l'ultimo ottenuto a Pescara in nove uomini, ed ha vinto l'unica partita del campionato in casa con il Bologna. Dopo la sconfitta di Firenze, per Spalletti un'altra trasferta complicata. 

Big match di giornata è senza dubbio lo scontro tra Fiorentina e Milan, con i milanesi che nelle ultime due partite hanno ottenuto sei punti, battendo prima la Sampdoria a Genova per 1-0 tra le polemiche, e poi la Lazio in casa per 2-0. Protagonista assoluto l'attaccante colombiano Bacca, autore dei due gol decisivi in entrambe le partite. La Fiorentina invece ha battuto la Roma per 1-0, tra le polemiche per il gol vittoria irregolare di Badelj, mentre in settimana è andata a pareggiare ad Udine per 2-2. Questa partita dirà molto delle ambizioni di entrambe le squadre, la partita si annuncia comunque incerta e molto delicata sia per Paulo Sousa, sia per Montella. 

Altra partita interessante quella tra Lazio ed Empoli, con l'Empoli che ha raccolto 4 punti fin ad ora, e nelle ultime due partite ha ottenuto un punto contro il Torino. La Lazio, 7 punti in classifica, ha avuto fin qui un rendimento altalenante: dopo aver battuto il Pescara all'Olimpico, la squadra di Inzaghi si è fermata a San Siro contro il Milan, nonostante una buona prestazione. Entrambe alla ricerca di punti, la partita si preannuncia piuttosto incerta, anche se la Lazio parte decisamente favorita. 

Sassuolo-Udinese è un'altra delle partite sulla carta molto difficili da pronosticare, anche se la squadra emiliana, penalizzata in classifica dalla sconfitta a tavolino subita contro il Pescara, parte con i favori del pronostico tra le mura amiche del Mapei Stadium. In settimana il Sassuolo ha rimediato una sconfitta contro il Chievo Verona, mentre qualche giorno prima aveva battuto in casa il Genoa per 2-0. L'Udinese nelle ultime due gare casalinghe ha ottenuto un solo punto contro la Fiorentina, mentre in trasferta ha ottenuto una bellissima vittoria a Milano. Il campo ci dirà chi delle due è più in forma. 

Il turno di Serie A si concluderà addirittura lunedì, con le partite Crotone-Atalanta e Cagliari-Sampdoria. Il Crotone è ultimo in classifica con un solo punto, conquistato in casa contro il Palermo, mentre l'Atalanta ha iniziato malissimo il campionato ed ha solamente 3 punti in cascina, e nelle ultime due sono state altrettante le sconfitte rimediate, l'ultima pesante in casa con il Palermo nel finale. Una partita delicatissima che ci potrà già dire molto sul futuro immediato delle due compagini. 
Anche Cagliari e Sampdoria non sono nel loro momento migliore, entrambe reduci da due sconfitte. Dopo un buon inizio la squadra di Giampaolo ha perso in casa con il Milan, nonostante un'ottima partita e qualche errore arbitrale di troppo, e ha poi perso anche a Bologna. Il Cagliari è stato travolto per 4-0 dalla Juve, mentre nell'ultimo turno casalingo ha battuto nettamente l'Atalanta per 3-0. 

Si preannuncia una giornata di campionato davvero interessante, che ci darà risposte importanti sulla condizione di molte delle squadre di testa e di coda. Anche se siamo solo alla sesta giornata, non è bene per nessuno accumulare troppo distacco, perché le rincorse in campionato, sono sempre molto difficili e piene di pericoli. 


domenica 18 settembre 2016

Il Cittadella sempre in testa. Vincono Verona, Pisa e Spezia

Quarto turno di serie B archiviato, con il Cittadella che continua a sognare e con le vittorie importanti di Verona, Pisa e Spezia.


L'home page del sito ufficiale della capolista Cittadella (www.ascittadella.it


Il quarto turno di Serie B inizia con ben tre anticipi del venerdì, il primo dei quali è Bari - Cesena, con gli uomini di Stellone che vincono contro i bianconeri per due a uno grazie alla doppietta realizzata da Riccardo Maniero che segna un gol di testa al diciottesimo e uno su rigore all'ottantreesimo. Il gol del momentaneo uno a uno del Cesena era stato invece siglato da Nunzio di Roberto, autore di una bellissima punizione.

Negli anticipi serali invece, vittoria rocambolesca del Vicenza sul campo della Salernitana: gli uomini di Lerda si portano in vantaggio per due a zero grazie ad una doppietta di Signori all'ottavo e al ventunesimo, ma prima Francesco Della Rocca la riapre al trentasettesimo  accorciando le distanze, e poi Rosina sigla il due a due al cinquantaquattresimo. Tutto da rifare per il Vicenza, che comunque riesce a prendere i suoi primi tre punti stagionali grazie al gol realizzato da Matteo Di Piazza al settantaquattresimo.

Zero a zero invece nell'altro anticipo serale, quello tra Carpi e Frosinone, un pareggio che rispecchia quanto visto in campo con le due squadre che si sono mostrate compatte in difesa e che hanno costruito un paio di occasioni pericolose per parte.

Sabato pomeriggio ricco di gol. Il match clou era sicuramente rappresentato dal derby umbro tra Perugia e Ternana, finito per uno a uno: al cinquantaduesimo Rolando Bianchi ha portato avanti il Perugia, ma dopo soli quattro minuti è Falleti a siglare il definitivo uno a uno. Il risultato però passa in secondo piano rispetto a quanto successo nel finale di gara, con la partita sospesa per un malore di un tifoso in tribuna, che poi purtroppo è venuto a mancare, ed i calciatori che in seguito riprendono il gioco facendo solo "melina", non sentendosela di giocare dopo quanto accaduto.

Continua a volare il Cittadella che guida la classifica a punteggio pieno e continua la sua favola: tre a uno il risultato contro il Novara, grazie alla doppietta di Strizzolo e alla rete di Litteri. A nulla vale per i piemontesi il gol realizzato all'ottantaseiesimo da Di Mariano.

Frena l'altra sorpresa del campionato, il Benevento, che conquista in rimonta un buon punto sul campo del Latina, con la squadra pontina che si era portata in vantaggio con un gran tiro dalla distanza di De Vitis al settantaduesimo prima che Pajac all'ottantottesimo fissasse il punteggio sull'uno a uno.

Torna a vincere il Verona di Pecchia che contro l'Avellino passa subito in vantaggio al tredicesimo con Daniel Bessa, ma subisce al trentaseiesimo il  gol del pareggio di Belloni. Gli scaligeri però reagiscono immediatamente e tornano in vantaggio già al trentottesimo con Eros Pisano. Al quarantunesimo  è Romulo a siglare il tre a uno e a mettere la partita in ghiacchio.

Tre punti importanti anche per il Pisa di Gattuso che batte il Brescia dopo una partita piuttosto equilibrata grazie al gol di Eusepi che, entrato da nove minuti, protegge palla e la insacca. 

Vince anche lo Spezia che batte in casa la Pro Vercelli per due a uno: ad aprire le marcature è Nene al settantunesimo su calcio di rigore, mentre all'ottantunesimo è Piu a raddoppiare per la squadra di casa. Ad accorciare per la Pro Vercelli è al novantunesimo Andrea La Mantia.

Trapani e Ascoli si dividono la posta in palio in una partita caratterizzata dal caldo: passano in vantaggio i bianconeri con il calcio di rigore trasformato da Leonardo Gatto al trentacinquesimo, mentre il gol del pareggio per la squadra di Cosmi arriva al sessantaduesimo grazie a Petkovic. 

Pareggio anche tra Spal e Virtus Entella: succede tutto nel primo tempo con la squadra ospite che si porta in vantaggio di due gol grazie a Pellizzer e Caputo, prima che Giani e Schiattarella realizzino due gol in due minuti, agguantando il pareggio e fissandolo sul due a due.

CLASSIFICA

A guidare la Classifica è la sempre più rivelazione Cittadella, che distacca di ben cinque punti Benevento, Verona, Bari, Frosinone, e Pisa. A chiudere la classifica ci sono Salernitana, Latina, Avellino e Pro Vercelli a quota due. 

La "novità" del Di Canio fascista

Sky Sport in settimana ha licenziato Paolo Di Canio, reo di aver mostrato in un video il tatuaggio "Dux" sul braccio destro. Peccato che lo stesso ex calciatore in passato abbia più volte dichiarato apertamente le sue simpatie, discutibili, nei confronti del fascismo, ma che nulla hanno a che fare con il calcio, materia del quale Di Canio avrebbe dovuto occuparsi.  


Paolo Di Canio (foto media.today.ng)


Paolo Di Canio è fascista. Questo lo sappiamo da anni, almeno da quando in campo l'ex calciatore della Lazio non ha mai nascosto la sua personale e discutibile simpatia per la destra più estrema. Che piaccia o meno questo è Di Canio, ovviamente si può non essere d'accordo con questo suo schieramento, ma in questo caso stiamo parlando di politica, e non di calcio. 

Sky Sport ha assunto Di Canio come esperto di calcio inglese, e su questo, nessuno può dire che l'ex calciatore con una lunga militanza in Inghilterra, non abbia una conoscenza profonda della Premier League, cosa ampiamente dimostrata l'anno scorso, quando per una stagione intera, Di Canio presentò la bellissima trasmissione "House of football" sul canale visibile su Sky, "Fox Sports". Quindi stiamo parlando di un canale presente nel bouquet di Sky: evidentemente anche l'anno scorso l'emittente per coerenza avrebbe dovuto impedire la trasmissione del programma, in quanto Di Canio era già un simpatizzante fascista. La differenza è che in quel caso, il presentatore indossava camicie e maglioncini a maniche lunghe, con i tatuaggi ben nascosti. 

La "cacciata" di Di Canio è stata quindi un'operazione più di facciata che altro, perché delle sue simpatie politiche se ne sapeva da tempo, cacciarlo adesso per un tatuaggio è stata un'operazione piuttosto discutibile. Non una grande iniziativa di Sky, che perde uno dei più esperti commentatori di calcio inglese, e uno di quelli che in tv ci sa stare, sa suscitare interesse e si lascia ascoltare molto volentieri. Sul calcio. Perché di calcio avrebbe dovuto parlare in tv, e non di politica. Se così fosse stato allora la scelta sarebbe stata legittima. Peccato. La politica non dovrebbe entrarci nello sport e viceversa. Sky perde uno dei suoi migliori uomini al commento.  

sabato 17 settembre 2016

Bicchiere mezzo pieno per le italiane in Europa

Giocare e vincere in Europa come si sa non è mai facile e questa prima settimana di coppe europee per le italiane lo ha confermato. In Champions League fondamentale vittoria per il Napoli a Kiev, mentre la Juve non riesce a piegare un buon Siviglia. In Europa League, vince solo il Sassuolo con il Bilbao, disastro Inter contro l'Hapoel Beer Sheva, pareggi in trasferta per Fiorentina e Roma. 


Felipe Melo con la "discutibile" terza maglia dell'Inter (foto www.inter.it/)


Bicchiere mezzo pieno per le italiane che in Europa, come accade spesso negli ultimi anni, faticano più del dovuto, anche se il bilancio della settimana può comunque considerarsi positivo. Una sola sconfitta in sei incontri, quella incredibile dell'Inter a San Siro contro l'Hapoel Beer Sheva; poi due vittorie, e tre pareggi. Una prima giornata che lascia strascichi pesanti solo per l'Inter, mai in partita contro gli israeliani, che si sono dimostrati più forti di quello che si pensava alla vigilia, anche se la totale mancanza di impegno e di una organizzazione decente della squadra nerazzurra ha fatto il resto. Pessima prestazione e inizio in salita per gli uomini di De Boer, che già dalla prossima partita in trasferta contro lo Sparta Praga, dovranno iniziare a recuperare terreno al Southampton, vittorioso 3-0 sui cechi, e sugli israeliani, già in vantaggio negli scontri diretti.

Ottima l'affermazione del Napoli che è andata a vincere su un campo sempre insidioso, quello della Dinamo Kiev, e mette in carniere i primi tre pesantissimi punti nella rincorsa agli ottavi. Non una grande prestazione quella degli uomini di Sarri che però riescono a ribaltare lo svantaggio iniziale siglato da Garmash, con una doppietta del degno erede di Higuain, quell'Arek Milik che infila di testa per due volte la porta di Shovkovsky, prima della fine del primo tempo, permettendo agli azzurri di controllare la partita nella ripresa, complice anche l'espulsione di Sidorchuk a più di venti minuti dalla fine. Il Napoli guida il girone con tre punti davanti a tutti, approfittando anche del pari tra Besiktas e Benfica. Nel prossimo turno il Napoli se la vedrà con il Benfica al San Paolo, e già questo potrebbe diventare uno snodo cruciale per la qualificazione.

Non è da buttare neanche il pareggio in casa della Juventus contro il Siviglia di Sampaoli, arrivata a Torino con la chiara intenzione di non subire gol e portare a casa un pareggio. Pochissime le sortite offensive degli spagnoli, con la Juve che ha provato per tutta la partita a spingere, raccogliendo solo una traversa con Higuain. Ovviamente ci si aspettava qualcosina in più dagli uomini di Allegri, ma il Siviglia non sarà avversario facile per nessuno. Nel prossimo turno la Juventus sarà di fronte ad una trasferta fondamentale contro la Dinamo Zagabria, sulla carta l'avversario più debole del girone, già sconfitto nella prima giornata per 3-0 dal Lione. Tre punti sono obbligatori per inseguire la qualificazione. 

Tornando all'Europa League, prestigiosa vittoria del Sassuolo di Di Francesco, che tra l'altro aveva la partita più difficile delle italiane, che in casa travolge i baschi dell'Atletico Bilbao per 3-0, con i gol tutti nel secondo tempo, di Lirola, Defrel e Politano. Primo tempo piuttosto equilibrato, poi nel secondo tempo i neroverdi trovano il vantaggio e amministrano perfettamente la partita, colpendo altre due volte il Bilbao nella ripresa. Partita perfetta e primi tre punti della storia nel calcio europeo per il Sassuolo, che guida il girone, insieme al Rapid Vienna, vittorioso per 3-2 sui belgi del Genk. Proprio in Belgio sarà la prossima trasferta europea del Sassuolo, che potrà incamerare altri punti importanti in ottica qualificazione. 

Abbastanza deludenti le prestazioni di Roma e Fiorentina che però raccolgono due pareggi esterni che potrebbero rivelarsi importanti. La Roma pareggia 1-1 a Plzen dopo essere passata subito in vantaggio con un rigore di Perotti. Sette minuti dopo il Viktoria trova il pari con Bakos, e la squadra di Spalletti, nonostante un predominio territoriale piuttosto netto, non riesce a trovare il guizzo vincente per risolvere la partita e deve accontentarsi di un punto. La Roma nel prossimo turno dovrà affrontare i romeni dell'Astra Giurgiu all'Olimpico, e l'appuntamento con i tre punti non deve ulteriormente ritardare. 

Stesso discorso per la Fiorentina che strappa un pareggio per 0-0 contro i greci del Paok di Salonicco. Partita piuttosto sofferta degli uomini di Paulo Sousa che devono accontentarsi di un buon pareggio in trasferta, mentre sono assolutamente obbligatori i tre punti in casa nella prossima sfida casalinga contro gli azeri del Qarabag.  

Prossimo turno europeo dal 27 al 29 settembre, con tutte le italiane che dovranno dare risposte importanti sotto il punto di vista dei risultati, ma soprattutto della competitività. Tutte sono ancora in corsa, ma già dalla prossima giornata la classifica comincerà a pesare in chiave qualificazione. 

mercoledì 14 settembre 2016

Il Cittadella comanda in solitaria, il derby laziale va al Frosinone

Si è concluso lunedì sera con il pareggio per zero a zero tra Entella e Pisa il terzo turno di Serie B, che ha visto ancora protagonista il Cittadella, unica squadra a punteggio pieno, mentre il derby laziale tra Frosinone e Latina è stato vinto dai ciociari di Marino grazie ad un super Dionisi. 


L'abbraccio dei giocatori del Cittadella dopo la vittoria di Vercelli (foto www.ascittadella.it )


Il turno di B è iniziato con l'anticipo tra Cesena e Carpi, vinto dagli uomini di Drago per uno a zero, grazie al gol realizzato all'ottantaquattresimo da Milan Duric, dopo una partita in cui i bianconeri si sono mostrati più propositivi rispetto agli uomini di Castori.

Il match clou di questo turno è stato sicuramente il sentitissimo derby laziale tra Frosinone e Latina: dopo un primo tempo conclusosi sullo 0-0 e in cui a prevalere è stato l'agonismo, Federico Dionisi porta avanti i giallazzurri al cinquantaduesimo con un bel tiro dalla distanza e poi raddoppia al sessantaquattresimo, con un tocco morbido, insaccando alle spalle di Pinsoglio. I minuti finali si fanno caldi grazie al gol di Acosty, che all'ottantasettesimo accorcia le distanze per i pontini, ma la partita finisce sul due a uno per i ciociari.

Sconfitta del Verona sul campo della rivelazione di questo inizio campionato, il Benevento, che gioca in superiorità numerica per quasi tutta la partita grazie all'espulsione di Antonio Caracciolo al sesto minuto. Il Verona comunque non si disunisce e prova a proporre gioco nonostante l'inferiorità, ma gli uomini di Baroni sono bravi a regolare gli scaligeri per due a zero grazie alle reti di Filippo Falco al trentottesimo e di Amato Ciciretti all'ottantaduesimo.

L'altra rivelazione di inizio campionato è un'altra neopromossa, il Cittadella di Venturato, che si afferma per cinque a uno sul campo della Pro Vercelli. Le reti dei veneti sono state siglate al trentatreesimo da Arrighini, al quarantaduesimo da Iori su calcio di rigore, al cinquantaquattresimo da Chiaretti, al sessantaduesimo da Litteri e all'ottantatreesimo da Strizzolo. Il gol della bandiera e del momentaneo quattro a uno per la Pro Vercelli è stato realizzato da Andrea La Mantia, lesto a segnare sulla respinta del portiere avversario, che aveva parato un calcio di rigore a Morra.

Tre punti importanti anche per il Novara che batte in casa la Salernitana, con un gol realizzato al settimo da Gianluca Sansone in mischia.

Ascoli e Spal pareggiano per uno a uno: al bellissimo gol da fuori area di Pontisso al ventinovesimo, risponde il solito Daniele Cacia, che salva così l'Ascoli dalla sconfitta casalinga.

Uno a uno anche tra Brescia e Perugia: accade tutto nel quarto d'ora finale, con Matteo Brighi che porta in vantaggio i grifoni al settantacinquesimo e Ernesto Torregrossa che pareggia i conti al novantacinquesimo. 

Terzo uno  a uno di giornata è quello proveniente da Terni, dove la squadra di casa era in svantaggio contro Lo Spezia per il gol realizzato da Jaime Baez al sessantasettesimo, prima che Avenatti regalasse il pareggio ai suoi grazie ad un calcio di rigore trasformato all'ottantunesimo.

Tre invece i pareggi per zero a zero: Avellino - Trapani, Vicenza-Bari e il posticipo del lunedì tra Virtus Entella e Pisa. 

La classifica

Dopo i primi tre turni, a guidare la classifica di B è il Cittadella che con 9 punti è ancora a punteggio pieno, seguito dall'altra neopromossa Benevento a 7. Terzo posto solitario per il Frosinone che con i tre punti del derby sale a quota 6, seguito a ruota dal Brescia a quota cinque. Chiudono la classifica con un punto Vicenza e Latina. 

martedì 13 settembre 2016

Totti illumina, Juve e Napoli continuano a vincere, prima vittoria dell'Inter in extremis

Nel terzo turno di Serie A protagonista assoluto Francesco Totti: entra, sforna assist a ripetizione e consente alla Roma di ribaltare il risultato contro la Samp. Juventus e Napoli continuano a vincere, mentre l'Inter ottiene la prima vittoria stagionale a Pescara grazie ad Icardi. Perde il Milan in casa con l'Udinese


Uno dei grandi protagonisti della domenica, Francesco Totti (foto www.francescototti.com)


La terza giornata di Serie A ci consegna un Francesco Totti in assoluto stato di grazia: con la Roma sotto per 2-1 all'Olimpico contro la Sampdoria, il capitano numero 10 entra nella ripresa e trascina i compagni verso la rimonta, ottenuta con un discutibile rigore concesso per atterramento di Dzeko proprio negli ultimi istanti di partita. Totti va dal dischetto e trasforma una giornata grigia in festa. La partita infatti si era messa male per la squadra di Spalletti, che dopo il vantaggio iniziale di Salah si era sciolta sotto i colpi di Muriel e di Qualgliarella, complici anche le disattenzioni difensive della retroguardia giallorossa. Dopo una pausa di un'ora dovuta ad un nubifragio, ci pensa Totti a trascinare la squadra alla rimonta: prima serve una splendida palla a Dzeko per il 2-2, poi trasforma il rigore decisivo. In mezzo tante giocate di grande qualità e assist sfornati a ripetizione. 

Continua a vincere anche la Juventus, che in pratica chiude la pratica Sassuolo nella prima mezzora, con la doppietta di Higuain e il gol di Pjanic. Il Sassuolo tenta una flebile reazione che si concretizza con il gol di Antei, che accorcia le distanze prima del riposo. Nella ripresa la Juve gestisce e corre qualche pericolo, ma il risultato non cambia. 

Nell'altro anticipo del sabato, il Napoli studia il Palermo nel primo tempo, per poi affossarlo nella ripresa con la doppietta di Callejon e il gol di Hamsik, che supera Maradona come gol segnati con la maglia del Napoli. La squadra di Sarri si impone con autorità e senza particolari patemi. 

Nell'anticipo di domenica a mezzogiorno e mezza, il Bologna reagisce alla cinquina subita dal Torino quindici giorni fa e batte il Cagliari per 2-1. Apre con una bella punizione Verdi, che sorprende Storari dalla distanza, mentre al nono della ripresa la svolta: lo stesso Storari in uscita pericolosa stende Krejci involato verso la porta e lascia i sardi in 10. A quindici minuti dalla fine è Di Francesco a raddoppiare su bel assist di Krejci, mentre con un bolide su punizione dalla distanza Bruno Alves riapre il match, anche se alla fine il risultato resterà invariato. 

L'Atalanta batte il Torino e conquista i primi tre punti stagionali: allo svantaggio iniziale subito da Iago Falque su punizione, gol viziato da una posizione irregolare di Maxi Lopez, reagiva due minuti dopo con il gol di Masiello. A dieci minuti dalla fine l'atterramento di Gomez portava al rigore decisivo siglato da Kessie, una delle rivelazioni di inizio campionato. 

A Verona non accade moltissimo tra Chievo e Lazio, causa l'eccessivo caldo, e le due squadre si dividono la posta, pareggiando per 1-1. Chievo avanti con Gamberini, pareggio tre minuti più tardi di De Vrij. 

A sorpresa il Milan perde in casa con l'Udinese in una delle partite più noiose della giornata. Con un Udinese ben arroccata in difesa, il Milan non riesce a costruire molto, tranne una traversa colpita nel primo tempo da Sosa. Alla fine è decisivo il gol di Perica nel finale, tiro deviato in maniera decisiva da Abate. Per il Milan nuova settimana di riflessione. 

Un nubifragio improvviso fa rinviare Genoa-Fiorentina a data da destinarsi, mentre in serata, in una partita molto movimentata e divertente, l'Inter conquista i primi tre punti stagionali acciuffandoli proprio nei secondi finali grazie ad Icardi, autore di una doppietta. Grande la prestazione dei padroni di casa, che hanno avuto almeno quattro nitide occasioni da gol, compresa una traversa di Verre, e sono stati più volte fermati da un superlativo Handanovic. Dal canto suo l'Inter ha mostrato segni di miglioramento, anche se sotto porta la squadra non ha saputo sfruttare diverse occasioni da rete. Alla fine il triplo cambio di De Boer ha avuto gli effetti sperati, e nella confusione finale è risultato decisivo Mauro Icardi, che prima su assist di Banega segnava un gran bel gol di testa, mentre negli ultimi secondi di gioco, approfittando di una dormita della difesa pescarese, bruciava Bizzarri con un tiro di controbalzo. C'è ancora da lavorare per il tecnico olandese, ma la reazione allo svantaggio è comunque da sottolineare. Il Pescara è già sulla buona strada, e giocando in questa maniera non dovrebbe avere problemi a salvarsi. 

Nel Monday night italiano, l'Empoli conquista la prima vittoria stagionale battendo il Crotone per 2-1: decisivo un gol in fuorigioco del difensore Costa all'undicesimo della ripresa. La squadra toscana era andata in vantaggio con un gol di Bellusci, ma era stata ripresa a pochi secondi dal termine del primo tempo da un bel inserimento di Sampirisi. 

La classifica

La Juventus comanda saldamente ancora a punteggio pieno dopo tre gare, mentre Roma e Napoli inseguono a 7. Genoa, Samp, Udinese e Bologna a sorpresa hanno già incamerato 6 punti, mentre Lazio e Inter devono già rincorrere con soli 4. Il Milan resta a 3 punti, mentre in coda ancora fermo a 0 il Crotone, Palermo e Cagliari occupano il penultimo posto con 1.      

Il derby di Manchester va a Guardiola. Tutti i verdetti della quarta giornata di Premier League

Nel weekend è andato in scena il quarto turno di Premier League: il derby di Manchester è andato al City di Guardiola, mentre il Chelsea di Conte subisce la prima parziale battuta d'arresto in casa dello Swansea di Guidolin.

Pep Guardiola vince il suo primo derby di Manchester (foto www.mancity.com )


Il match clou di questa giornata di Premier League era senza dubbio rappresentato dal derby di Manchester: United contro City, Mourinho contro Guardiola. Alla fine a spuntarla è stato proprio l'allenatore catalano, capace di imporsi due a uno all'Old Trafford. La partita si mette bene sin da subito per il City, che passa in vantaggio al quindicesimo con De Bruyne e raddoppia al trentaseiesimo con Iheanacho. Poco prima che finisca il primo tempo è il solito Zlatan Ibrahimovic a riaprire la partita, siglando il due a uno al quarantaduesimo. A inizio ripresa Mourinho cerca di cambiare l'inerzia della partita cambiando esterni: fuori Mkhitaryan e Lingard, dentro Herrera e Rashford. Ma i cambi non sortiscono l'effetto desiderato e lo United non riesce a recuperare lo svantaggio. 

Passo falso anche per il Chelsea di Conte che pareggia per due a due sul campo dello Swansea di Guidolin. I Blues vanno in vantaggio al diciassettesimo con Diego Costa,ma nella ripresa tre minuti di follia della difesa del Chelsea cambiano la partita: prima Courtois al cinquantanovesimo atterra in area un avversario permettendo così a Sigurdsson di pareggiare su rigore, poi al sessantaduesimo Fer approfitta di un errore della retroguardia dei blues e porta in vantaggio lo Swansea. Ad evitare la sconfitta per Conte ed il suo Chelsea è il solito Diego Costa, che all'ottantunesimo fissa il punteggio sul due a due.

Vincono invece Arsenal e Liverpool, rispettivamente contro Southampton e Leicester. Gli uomini di Wenger vanno in svantaggio, dopo che al diciottesimo su un calcio di punizione la palla rimpalla dietro la schiena di Cech e finisce in rete. L'Arsenal però al ventinovesimo pareggia con una bella rovesciata di Koscielny su azione d'angolo, ma nonostante una girandola di cambi e qualche occasione creata, il gol fatica ad arrivare. Il due a uno infatti arriva solo al novantacinquesimo, grazie alla rete di Santi Cazorla su calcio di rigore assegnato per fallo su Giroud.

Il Liverpool vince con meno fatica contro il Leicester di Ranieri, segnando l'uno a zero con Firmino al tredicesimo e siglando il raddoppio al trentunesimo con Mane. Le Foxes sembrano rientrare in partita al trentottesimo, grazie al gol di Jamie Vardy, lesto a sfruttare un errore di Lucas Leiva. Ma la partita non si riapre, anzi al cinquantaseiesimo Lallana firma il tre a uno e all'ottantanovesimo Firmino la chiude definitivamente sul quattro a uno. 

Tre punti senza troppi affanni anche per il Tottenham di Pochettino, che vince quattro a zero sul campo dello Stoke City: le reti sono state realizzate al quarantunesimo e al cinquantaseiesimo da Son, al cinquantanovesimo da Alli e al settantesimo da Harry Kane.  

Grande rimonta invece per il Watford di Mazzari: sotto due a zero sul campo del West Ham per la doppietta realizzata da Michail Antonio, gli uomini di Mazzarri riescono a concludere il primo tempo sul due a due grazie alle reti di Ighalo al quarantunesimo e di Deeney nei minuti di recupero. Nella ripresa la rimonta si completa grazie al gol di Capoue al cinquantatreesimo; a chiuderla definitivamente sul quattro a due è Jose Holebas al sessantatreesimo.

Per quanto riguarda le altre partite, il Bournemouth vince per uno a zero contro il West Bromwich Albion grazie ad un bellissimo colpo di tacco di Wilson al settantanovesimo; il Crystal Palace vince per due a uno sul campo del Middlesbrough con i gol di Benteke e Zaha ( di Ayala invece il gol del momentaneo uno a uno del Middlesbrough) mentre Burnely e Hull City pareggiano per uno a uno con Snodgrass che pareggia al novantacinquesimo il gol dei padroni di casa, realizzato da Defour. 

Nel monday night, assoluto protagonista l'attaccante belga Romelu Lukaku, che con una tripletta in undici minuti stende il Sunderland, lanciando l'altra squadra di Liverpool al secondo posto in classifica. 

La classifica

In testa vola il City di Guardiola con 12 punti a punteggio pieno, inseguito da Everton e Chelsea a due lunghezze di distanza. Lo United si ferma forzatamente a 9, mentre il Tottenham si avvicina alla zona calda a quota 8. Liverpool e Arsenal salgono a braccetto con 7 punti, mentre le squadre di Mazzarri e Guidolin sono appaiate a 4, insieme al Leicester di Ranieri. In coda sorprendentemente lo Stoke City con un solo punto, insieme al Sunderland, mentre il Southampton, altra sorpresa negativa, è solo un punto più avanti. 

Risultati 

Manchester United-Manchester City 1-2

Burnley-Hull City 1-1

Arsenal-Southampton 2-1

StokeCity- Tottenham 0-4

Bournemouth-West Bromwich 1-0

Middlesbrough-Crystal Palace 1-2

West Ham-Watford 2-4

Liverpool-Leicester City 4-1

Swansea-Chelsea 2-2

Sunderland-Everton 0-3

Tamara

domenica 11 settembre 2016

A Misano vince Pedrosa in rimonta, Rossi secondo

A Misano Rossi accarezza il sogno vittoria per tre quarti di gara, ma la strepitosa rimonta di Pedrosa lo costringe al secondo posto. Lorenzo chiude terzo, Marquez, quarto,continua a gestire il vantaggio nel Mondiale (ridotto a 43 punti).

Pedrosa sul traguardo di Misano (foto Twitter ufficiale MotoGP)


Bellissima gara anche oggi nel Gran Premio di San Marino a Misano, dove spunta un protagonista che non ti aspetti: Dani Pedrosa torna a vincere in MotoGp dopo una stagione deludente, compiendo una grande rimonta dall'ottavo posto fino al gradino più alto del podio. Rossi resta in testa per tre quarti di gara ma non può resistere al pilota spagnolo della Honda, così come Lorenzo, terzo dopo diverse gare deludenti, mentre Marquez, un po' appannato nell'ultimo periodo, limita anche oggi i danni e resta saldamente in testa al mondiale con 43 punti di vantaggio sul "Dottore" a cinque gare dal termine.

La gara

In partenza buono lo spunto di Lorenzo che si porta subito in testa, mentre Rossi, voglioso di portare a casa la vittoria nel Gran Premio "di casa", si porta in seconda posizione, precedendo Vinales, vincitore domenica scorsa. Marquez inizialmente quarto dava battaglia per portarsi tra i primi tre. La leadership di Lorenzo durava però molto poco, con un deciso Rossi che lo superava senza tentennamenti e tentava subito la fuga, che inizialmente sembrava essere quella giusta, perché nessuno sembrava resistergli. Il terzo posto di Vinales durava molto poco: prima Marquez e poi Dovizioso lo costringevano al quinto posto nel corso di un giro. A 22 giri dal termine cominciava la rimonta di Pedrosa, che si portava in quarta posizione scavalcando Dovizioso e mettendo subito nel mirino il compagno di squadra Marquez a furia di giri veloci. In testa Rossi sembrava imprendibile per Lorenzo e Marquez, con lo spagnolo della Honda che inizialmente si avvicinava molto al secondo posto del campione del mondo in carica. A quindici giri dal termine la rimonta di Pedrosa subiva un'accelerata con un grande sorpasso ai danni del compagno di squadra Marquez che non riusciva a resistergli. Qualche giro più tardi neanche Lorenzo poteva nulla e subiva il sorpasso del protagonista che non ti aspetti, e a 11 dal termine anche la leadership di Rossi sembrava già in grande pericolo. Ed infatti il vantaggio del "dottore" si assottigliava di giro in giro, e a sette dal traguardo Rossi subiva il sorpasso, tentava una strenua resistenza, ma il passo del pilota spagnolo era irresistibile davvero per chiunque. Così Rossi perdeva ancora terreno dal leader e gli ultimi giri erano una passerella per il ritrovato protagonista spagnolo, incredibilmente eclissatosi per tutto l'anno e protagonista di una stagione difficilissima. Peccato per Rossi che ci avrebbe tenuto moltissimo a vincere a Misano, in quella che sente essere come la sua gara di casa, però un applauso a Pedrosa che oggi è stato davvero imprendibile. 

Classifica mondiale

Marc Marquez non vince ormai da metà luglio, ma è stato comunque l'ultimo dei tre piloti in lotta per il mondiale a vincere una gara, visto che l'ultimo sigillo di Rossi risale al Gp di Spagna a inizio giugno, mentre quella di Lorenzo risale al Gp d'Italia di fine maggio. Così questa serie di piazzamenti delle ultime gare, stanno consentendo allo spagnolo di gestire il vantaggio, che però si sta riducendo settimana dopo settimana. Ormai Rossi gli sta arrivando davanti da diversi Gran Premi, e anche se 43 punti sono un buon bottino, a cinque gare dal termine non si può comunque dire che Marquez possa concludere la stagione in tranquillità. Anche Lorenzo recupera qualche punto e sale a -61 punti. Prossimo appuntamento nel Gran Premio d'Aragon nel week end tra il 23 e il 25 settembre. La corsa al titolo non è ancora chiusa. 






venerdì 9 settembre 2016

Nel week end tornano tutti i campionati

Dopo la sosta per le nazionali, tornano in campo tutti i campionati europei, Serie A in primis. Spettacolare derby di Manchester domani in Premier League, con uno scontro Mourinho-Guardiola che promette scintille. In serie B spicca il sentitissimo derby laziale tra Frosinone e Latina. In Scozia dopo 4 anni torna l'Old Firm Celtic-Rangers


Mourinho in una delle prime uscite con il Manchester United (foto sito ufficiale Man United)


Andate in archivio le nazionali, dopo la sosta riprendono tutti i principali campionati europei. Occhi puntati ovviamente su Serie A e Serie B, mentre all'estero la Premier League promette un week end spettacolare. Vediamo nel dettaglio quali saranno i momenti clou del week end calcistico nazionale ed internazionale.

Serie A

Interessanti gli anticipi del sabato della massima serie, che vedranno in campo la Juventus, che alle 18 cercherà la terza vittoria consecutiva in casa con il Sassuolo, orfano di Berardi infortunato, e il Napoli, che alle 20 e 45 sarà ospitato dal Palermo del neo tecnico rosanero De Zerbi. Due banchi di prova importanti per i campioni d'Italia in carica e per i vice campioni, che si troveranno di fronte a partite non semplici, soprattutto alla vigilia dell'esordio in Champions League. Domenica scenderanno in campo nell'anticipo delle 12 e 30 Bologna e Cagliari, alla ricerca di risposte importanti, soprattutto il Bologna dopo i 5 gol incassati due settimane fa contro il Torino. Il Cagliari cercherà invece di sfruttare l'entusiasmo dopo il pareggio in rimonta contro la Roma. Alle 15 la Roma cercherà di tornare alla vittoria contro la Sampdoria, una delle squadre a punteggio pieno, mentre il Milan, che ospiterà l'Udinese, cerca ancora conferme del buon lavoro svolto da Montella nel precampionato. La Lazio di Simone Inzaghi sarà protagonista dell'ostica trasferta contro il Chievo di Maran, mentre il Genoa di Juric, ancora a punteggio pieno, punterà al tris contro la Fiorentina di Paulo Sousa. Interessante anche Atalanta-Torino, con i padroni di casa ancora alla ricerca del primo punto, mentre il Torino cerca conferme dopo i 5 gol rifilati al Bologna quindici giorni fa.  Alle 20 e 45 il Pescara di Oddo ospiterà l'Inter di De Boer, ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale. Lunedì sera alle 20 e 45 scontro tra due delle squadre ancora alla ricerca del primo punto: sarà infatti Empoli-Crotone a chiudere la terza giornata di Serie A. 

Serie B

In serie B la terza giornata di campionato è cominciata stasera con Cesena-Carpi, con la vittoria dei padroni di casa per 1-0. Domani il grosso della giornata alle 15: big match della giornata sarà il derby laziale tra Frosinone e Latina, scontro da sempre sentitissimo. Interessantissimo anche l'incontro tra Benevento e Verona, con i veronesi che avranno un banco di prova molto duro per confermare la loro annunciata leadership nella serie cadetta. Il Bari di Stellone cerca ulteriori conferme a Vicenza dopo la vittoria in extremis di Perugia, mentre la capolista Cittadella, unica squadra a punteggio pieno, cerca conferme a Vercelli, mentre il Brescia di Brocchi ospita il Perugia di Bucchi, al momento ancora in difficoltà. L'Ascoli ospita la neopromossa Spal, l'Avellino il Trapani, mentre a Novara, la squadra di casa ospita la Salernitana. Domenica alle 17 e 30 la Ternana incontrerà lo Spezia, mentre lunedì si chiuderà il turno con il Pisa di Gattuso ospite dell'Entella.

Premier League

In Premier League il clou di giornata è senza alcun dubbio il derby di Manchester tra City e United, che vedrà il primo "scontro" in terra inglese tra Mourinho e Guardiola. Domani alle 13 e 30 una delle partite più attese dell'anno, proprio per le differenze di filosofia tra i due tecnici. Vedremo a chi andrà il primo round di quella che si preannuncia essere una lunga sfida. 
Tra gli allenatori italiani il primo a scendere in campo è il Watford di Mazzarri, che, dopo due sconfitte con Chelsea e Arsenal, dovrà vedersela con il West Ham per riprendere il cammino. Alle 18 e 30 il Leicester campione d'Inghilterra in carica sfiderà il Liverpool ad Anfield Road, nella prima partita casalinga stagionale dei Reds di Klopp. La squadra di Ranieri sembra aver ritrovato la verve giusta che l'anno scorso gli ha consentito di raggiungere traguardi impensabili; non sarà una trasferta facile, ma mai fidarsi di Vardy e compagni, davvero capaci di tutto. Alle 16 completano il quadro la non facile trasferta del Tottenham con lo Stoke City, la partita casalinga dell'Arsenal contro il Southampton e le sfide tra Bournemouth e West Bromwich, Middlesbrough e Crystal Palace e Burnley e Hull City
Domenica alle 17 si sfidano altri due tecnici italiani: il Chelsea di Conte affronterà in trasferta lo Swansea di Guidolin, in una sfida che si prospetta comunque incerta, anche se i blues sembrano davvero aver già assorbito il carattere dell'ex tecnico della nazionale azzurra, senza brillare particolarmente dal punto di vista del gioco. Chiude la giornata il "Monday night" tra Sunderland ed Everton. 

Liga

La terza giornata nella Liga si è aperta con il pareggio tra Real Sociedad e Celta Vigo per 1-1 di stasera. Domani giocano le tre grandi: l'Atletico Madrid deve raddrizzare un inizio di stagione difficile affrontando una trasferta impegnativa con il Celta Vigo alle 13. Obbligo tre punti per gli uomini di Simeone. Alle 16 il Real Madrid di Zidane affronterà in casa l'Osasuna per continuare la striscia positiva, mentre il Barcellona alle 20 e 30 affronterà al Camp Nou l'Alaves. Il sabato si chiuderà con il Siviglia di Sampaoli impegnato in casa contro il neopromosso Las Palmas, mentre in contemporanea ci sarà Malaga-Villareal. Domenica il Valencia in crisi nera ospita il Betis per cercare di uscire da una profonda crisi societaria e di risultati, mentre nell'anticipo delle 12 lo Sporting Gijon affronterà in casa il neopromosso Leganés. Alle 18 e 15 Granada-Eibar, mentre completa il turno la trasferta dell'Athletic Bilbao in casa del Deportivo La Coruna. 

Altri campionati

Grande appuntamento del sabato in Scozia con il ritorno dopo quattro anni dall'Old Firm tra Celtic e Rangers. Il fallimento dei Rangers ha permesso al Celtic di vincere diversi campionati di fila, vedremo se i protestanti di Glasgow riusciranno a tornare a dare del filo da torcere agli "odiati" rivali. 
In Francia stenta ancora il Psg che non va oltre l'1-1 contro il Saint-Etienne dopo la sconfitta con il Monaco. Il Lione ospita il Bordeaux, il Monaco va a Lilla, mentre l'Olympique Marsiglia va a Nizza nella prima partita di Balotelli con la squadra rossonera. 
In Germania il Bayern Monaco inaugura la seconda giornata di campionato battendo lo Schalke 04  per 2-0 in trasferta. Nessuna esitazione per gli uomini di Ancelotti, due vittorie su due. Sabato i rivali del Borussia Dortmund saranno ospitati dalla neopromossa Lipsia, mentre il Bayer Leverkusen ospita l'Amburgo. 
In Olanda sabato alle 19 e 45 il Psv Eindhoven giocherà in trasferta con il Nec, mentre l'Ajax domenica ospiterà in casa il Vitesse. Il Feyenord ospita il Den Haag. 

Un sabato di grandissime emozioni e grande calcio, finalmente si entra nel vivo della stagione.  




giovedì 8 settembre 2016

Il caso Brock Turner scuote l'America

Nel gennaio 2015 uno studente della Stanford University stuprò una ragazza incosciente in un campus universitario dopo una festa, dando vita ad una vicenda giudiziaria che ha innescato una discussione serrata sul sistema giudiziario statunitense, sulla genitorialità, sull'alcol e sui poco sicuri campus universitari americani, dove ogni anno moltissime ragazze vengono stuprate.


Uno studente della Stanford University protesta contro la pena esigua inflitta a Brock Turner


Il caso Brock Turner ha innescato per mesi negli Stati Uniti una serie infinita di polemiche, che hanno coinvolto e travolto tutti i protagonisti di questa triste vicenda. Turner è stato uno studente alla Stanford University, in California, e nel gennaio del 2015 fu scoperto da due studenti svedesi, mentre dietro un cassonetto, si trovava sul corpo di una ragazza seminuda e incosciente. I due, capendo subito la situazione, bloccarono Turner e lo consegnarono alla polizia, mentre la ragazza fu portata in ospedale e riprese coscienza solo qualche ora dopo. I due ragazzi erano stati in una festa tenutasi all'interno dell'università, ed erano entrambi ubriachi, tanto che la ragazza aveva perso conoscenza, i medici infatti, gli riscontrarono un indice alcolemico molto alto nel sangue. Turner, approfittando dello stato di incoscienza della ragazza, aveva pensato di svolgere delle pratiche sessuali con lei, ovviamente senza consenso, ma fortunatamente, l'intervento dei due ragazzi svedesi riuscì a bloccare lo stupratore, riuscendo ad evitare che lo stupro si compisse totalmente. Cosa che di fatto non attenua minimamente la posizione dello studente.

Il ragazzo, sottoposto a processo, fu condannato dal giudice Aaron Persky, a soli sei mesi di prigione, sollevando un vespaio sull'esiguità della pena, che poteva essere di ben quattordici anni. Questo giudice riconobbe tutte le attenuanti del caso e giustificò una pena così misera per un atto spregevole del genere, dicendo che questa pena poteva rovinare la vita del ragazzo, che fino ad allora aveva avuto la fedina penale pulita. Negli Stati Uniti si è aperta una campagna per sollevare il giudice dall'incarico, con una raccolta di firme che alla fine ha raggiunto lo scopo di allontanare il giudice da casi del genere, essendo stato ricollocato nella divisione civile. 

Anche la famiglia dello stesso Turner è stata travolta dallo scandalo, soprattutto dopo la lettera scritta dal padre di Brock, che giustificò la violenza del figlio, dicendo che si sarebbe trattato di "soli 20 minuti di azione" che gli avrebbero potuto rovinare la vita. Come se la vita della vittima non contasse poi molto. Vittima che scrisse una lettera forte, che commosse l'intero paese, nella quale denunciò il fatto che nessun tasso alcolemico poteva rappresentare una giustificazione al gesto dell'ex studente di Stanford, e che, la vittima principale della vicenda era lei, e non il carnefice Turner. Negli Stati Uniti infatti, ogni anno accadono decine e decine di episodi del genere nei sempre meno sicuri campus universitari, spesso neanche denunciati dalle vittime, perché si sentirebbero in colpa per aver bevuto troppo nelle frequenti  grandi feste organizzate all'interno dei campus. Ovviamente nessun tasso alcolemico può giustificare una tale violenza, ma negli Stati Uniti, e non solo purtroppo, questo concetto sembra non essere ancora molto chiaro. 

Alla fine Brock Turner ha scontato solamente tre mesi di reclusione ed è stato rilasciato il 2 settembre scorso. Pochi giorni dopo un gruppo di persone armato ha protestato davanti casa della famiglia Turner, minacciando con fucili e pistole il ragazzo, ritenuto pericoloso e capace di ripetere gesta spregevoli del genere. 
Nel frattempo Brock Turner è stato inserito nella lista degli stupratori ed ha ricevuto pene più severe dall'università stessa, che lo ha cacciato da Stanford, e dalla squadra di nuoto americana, che gli impedirà da oggi in poi di partecipare alle proprie attività a vita. Il sogno del nuotatore Turner era quello di partecipare ai giochi olimpici, sogno che per lui rimarrà tale per tutta la vita. 

Altra questione aperta è quella della differenza di trattamento della giustizia tra bianchi e neri: Turner, giovane proveniente da famiglia ricca, ha ricevuto una pena esigua, mentre nel frattempo sono stati scoperti moltissimi casi di giovani neri, che anche con poche prove a carico, o macchiatisi dello stesso orribile crimine, hanno ricevuto, giustamente, pene molto più pesanti dello studente di Stanford, trattato invece con i guanti bianchi dal giudice Persky. 

Il sistema giudiziario americano dimostra ancora una volta di avere delle falle clamorose, ed episodi del genere lo rendono di nuovo evidente. Possiamo affermare ancora una volta che la giustizia non è uguale per tutti, ad ogni latitudine. 




mercoledì 7 settembre 2016

Europa League, le avversarie di Inter e Fiorentina

La settimana prossima cominceranno entrambe le competizione europee, vediamo quali saranno le avversarie di Inter e Fiorentina in Europa League. Sorteggio non troppo complicato per le due squadre, con il passaggio ai sedicesimi che sembra davvero obbligato.

L'allenatore viola Paulo Sousa


Dopo aver conosciuto meglio le avversarie di Napoli e Juventus in Champions League (qui l'approfondimento), e di Roma e Sassuolo in Europa League (clicca qui), vediamo quali sono le avversarie del girone eliminatorio capitate a Inter e Fiorentina. 

Fiorentina, obbligo sedicesimi

La Fiorentina di Paulo Sousa è stata sorteggiata nel gruppo J insieme a Slovan Liberec, Paok Salonicco e Qarabag, un girone decisamente abbordabile e che non dovrebbe rappresentare un grosso pericolo per la squadra viola. Il passaggio ai sedicesimi è decisamente obbligato. 
Lo Slovan Liberec di Jindrich Trpisovsky non sta disputando un buon campionato ed è dodicesimo in classifica con soli 5 punti racimolati in 5 partite. La squadra ceca è passata tramite i preliminari e nell'ultimo turno ha eliminato i ciprioti dell'Aek Larnaca, battendoli abbastanza agevolmente sia in casa sia fuori, segnando 4 gol senza subirne. La squadra presenta una seria difficoltà in zona gol ed ha segnato solamente 3 reti in 6 gare di campionato. Il club è stato campione nazionale per tre volte, l'ultima nel 2011/2012. In rosa c'è una vecchia conoscenza del calcio inglese, l'ex attaccante del Liverpool Milan Baros, campione d'Europa con il Liverpool nel 2005, nell'incredibile finale vinta dagli inglesi contro il Milan. In rosa c'è davvero poco altro da segnalare anche se la squadra è in crescita ed ha vinto 3 delle ultime 4 gare di campionato. 
Seconda squadra uscita dall'urna di Nyon sono i greci del Paok di Salonicco, anch'essi arrivati ai gironi passando dai preliminari: nell'ultimo turno i greci hanno eliminato i georgiani della Dinamo Tbilisi, vincendo 3-0 in trasferta e 2-0 in casa. Il campionato greco comincerà solamente nel prossimo week end, quindi la squadra di Vladan Ivic probabilmente si troverà indietro fisicamente, quindi buon per la Fiorentina che siano loro i primi avversari giovedì prossimo. La squadra di Salonicco è stato due volte campione di Grecia, l'ultima però nel lontano 1985; gioca al Toumba Stadium, impianto da 28000 spettatori. Pericoloso l'attacco che può contare sul bomber Athanasiadis, 14 gol l'anno scorso, insieme al senegalese Thiam, giocatore di prospetto. In rosa anche l'ex portiere dell'Udinese Brkic, a centrocampo il fantasista Djalma e poco altro da segnalare in rosa. Un altro avversario, più ostico dello Slavan, ma comunque alla portata dei viola. 
Terza e ultima avversaria è il Qarabag allenata da Gurban Gurbanov, che un paio di stagioni fa incontrò l'Inter nel girone di Europa League. La squadra azera è stata fondata solo nel 1987 ed ha già in bacheca quattro titoli nazionali, l'ultimo proprio nella scorsa stagione. Gioca allo stadio Tofik Bakhramov a Baku, impianto da 15000 spettatori. La squadra di Gurbanov guida il campionato con 6 punti in 3 partite, ed ha eliminato un avversario di tradizione come gli svedesi del Goteborg nell'ultimo turno preliminare: sconfitta in Svezia per 1-0, il Qarabag ha ribaltato il risultato con un netto 3-0. Poco da segnalare a livello di rosa, anche se questa è una squadra in crescita e con entusiasmo, armi che però non dovrebbero bastare per fermare la Fiorentina di Paulo Sousa. Il passaggio del turno per la squadra viola è d'obbligo, sarebbe sorprendente se non si qualificasse come prima del girone. 

Per l'Inter insidia Southampton

L'Inter è stata sorteggiata nel gruppo K della competizione insieme agli israeliani del Beer Sheva, agli inglesi del Southampton e ai cechi dello Sparta Praga
L'Hapoel Beer Sheva è la squadra campione in carica nel campionato israeliano, mentre ha iniziato la stagione con 4 punti in due giornate. La squadra di Barak Bakhar è giunto ai gironi di Europa League dopo essere stata eliminata nei preliminari di Champions League dagli scozzesi del Celtic Glasgow, anche se disputando due ottime partite. Gli israeliani, dopo essere andati sotto per 3-0 nel primo tempo al Celtic Park, hanno reagito con orgoglio, portandosi addirittura sul 3-2, per poi cedere nel finale, accusando un pesante 5-2. Al ritorno la squadra di Bakhar si è comportata egregiamente ed è andata vicina all'impresa, avendo vinto per 2-0, dopo aver sbagliato anche un calcio di rigore. Anche se pressoché sconosciuta, la squadra deve comunque essere affrontata con le molle dopo questi risultati così sorprendenti. Nessun particolare talento in rosa, ma una squadra coriacea e determinata. 
Principale insidia del girone è rappresentata dagli inglesi del Southampton, anche se l'inizio di Premier League per gli uomini di Puel è stato abbastanza difficile: solo due i punti raccolti in tre partite, frutto di due pareggi casalinghi poco entusiasmanti contro Watford e Sunderland. La squadra non ha una tradizione europea di livello, ma ha comunque una buona rosa, potendo contare su giocatori del livello del francese Boufal, di Dusan Tadic, Van Dijk, e il fresco campione d'Europa con il Portogallo José Fonte. Una squadra certamente da prendere con le molle ma che non rappresenta sicuramente un ostacolo insormontabile per i nerazzurri. Sarà sicuramente calda la trasferta al St.Mary's, così come accade in tutti gli stadi inglesi. 
Ultima avversaria del girone i cechi dello Sparta Praga, giunti ai gironi dopo un preliminare piuttosto difficoltoso contro i non irresistibili danesi del Sonderijske battuti solamente per 3-2 in casa, dopo lo 0-0 in trasferta. In campionato la squadra di Zdenek Scasny è in testa dopo aver raccolto 13 punti in 5 gare, è stata campione della Repubblica Ceca per sei volte, l'ultima nel 2014. Gioca alla Generali Arena, un impianto da 20000 spettatori. In squadra tanti buoni giocatori cechi, sono solo 3 gli stranieri in rosa. 
Anche questo un girone decisamente abbordabile per l'Inter, obbligata almeno al passaggio del turno.