lunedì 4 luglio 2016

99 Posse: Il tempo. Le parole. Il suono.

I 99 Posse non deludono: recensione del disco "Il tempo. Le parole. Il suono." pubblicato il 22 aprile scorso. Dal 1991 ad oggi, la voglia di combattere con la parola e la musica non si è attenuata. 

I 99 Posse sono tornati lo scorso 22 aprile con l'album "Il tempo. Le parole. Il suono", a 5 anni dall'ultimo lavoro "Cattivi Guagliuni", primo disco dopo la reunion del 1999. Inutile dire che questo disco, come i precedenti, suona rabbioso, indignato, controcorrente, ribelle, senza censure ma soprattutto libero. Libero di esprimere un punto di vista sulla realtà che in pochi hanno coraggio di esprimere in modo diretto, chiaro e limpido come lo sono i testi delle 16 canzoni che compongono il disco: "Ve Lassammo 'cca, nun se pò sta nuje ce ne jammo, se queste delle regole del gioco 'e rifiutammo... al vostro gioco sporco nun ce jucammo" (vi lasciamo qua, non si può stare, noi ce ne andiamo, se queste sono le regole del gioco le rifiutiamo... al vostro giorco, non ci giochiamo)". Moltissime le collaborazioni presenti nel disco: Valerio Jovine è presente nella traccia d'apertura "Ve lassammo cca'"; Mama Marjas nel primo singolo "Combat reggae"; Enzo Avitabile in "Vocazione Rivoluzionaria"; Rocco Hunt in "Sento una musica"; Andrea D'Alessio in "La difficoltà"; Lo Stato Sociale in "Tempi un poco strani" mentre Speaker Cenzou in "Prosperano i mostri".
La copertina del disco
La copertina del disco
Moltissimi sono i brani interessanti del disco, musicalmente ineccepibile, appassionato e trascinante. Raggae, rap, suoni elettronici: un mix davvero irresistibile, tutto è ben fatto, ogni suono e ogni parola sono al posto giusto al momento giusto. Davvero un gran bel disco. A partire dai primi due pezzi, subito chiari e trascinanti: la prima traccia rap "Ve lassammo 'cca" mette subito in chiaro quali sono i temi del disco; "Combat reggae" con Mama Marjas reggaeggiante e trascinante, un pezzo decisamente ballabile e vivace. Simili le caratteristiche di un altro pezzo notevole come "Va bene".  "Vocazione Rivoluzionaria" con Enzo Avitabile, è un manifesto di quello che sono e rappresentano le 99 Posse: "Ce l'hai dentro e quando chiama, chiama, vocazione rivoluzionaria, sta nell'aria e quando chiama chiama, vocazione rivoluzionaria". La canzone più dolce è inequivocabilmente "Dentro ai tuoi occhi", un pezzo bellissimo che "O'Zulu" Luca Persico dedica al figlio Raul: " è dentro agli occhi tuoi che provo a trovare pace, e la trovo nella luce che rimandi quando vedi cose nuove e ti sorprendi quando mangi con le mani, quando ridi mentre piangi quando cadi e mi respingi, quando solo ti rialzi e torni da me e mi stringi. Quando ridi quando canti e quando appena sveglio mi sorridi con i denti e quando sei felice e allora gridi tutti quanti!".  Notevole anche "Mai Uei" un pezzo divertente, dal ritmo trascinante e decisamente "estivo". Infine la canzone di chiusura "87 ore", merita un commento a parte: colonna sonora dell'omonimo film sulla vicenda di Francesco Mastrogiovanni, un maestro di 58 anni prelevato con forza dai vigili in un campeggio, legato per quattro giorni su un letto di ospedale a Valle Lucania, senza mangiare e bere e sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio, fino al decesso. Una vicenda svelata dall'"Espresso" nel 2012. Una fine orrenda per un maestro elementare catturato e torturato senza colpe: secondo la polizia avrebbe cantato canzoni antigovernative.
Con questo brano si chiude con un velo di tristezza e un senso di ingiustizia un disco molto bello, pieno, profondo, ribelle e appassionato. Un disco da 99 Posse, un disco rivoluzionario.


Fonti: Espresso sulla vicenda Mastrogiovanni

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