lunedì 4 luglio 2016

35 anni senza Bob Marley

Ripercorriamo la vita di Bob Marley attraverso alcune delle sue canzoni

Se n'è andato 35 anni fa Bob Marley, l'11 maggio del 1981 a Miami a causa di un melanoma. Il re del reggae ci lasciava così orfani di uno dei più influenti artisti del ventesimo secolo, sotto ogni punto di vista: musicale in primis, ma anche culturale e politico. La sua vita si fermava lì, su un letto di ospedale, mentre la eco delle sue canzoni arrivano fino ai giorni nostri, e andranno sicuramente oltre. Cerchiamo di rivivere la sua vita e la sua filosofia attraverso alcune  delle sue indelebili canzoni.

NO WOMAN NO CRY- Probabilmente il pezzo più conosciuto e più famoso dell'artista giamaicano. Il pezzo racconta la sua infanzia di povertà trascorsa a Trench Town, un quartiere di Kingston, capitale della Giamaica, dove si era trasferito alla ricerca di un futuro migliore. Un luogo degradato e povero, dal quale difficilmente se ne poteva uscire "vincitori", un ghetto, dove venivano confinati gli "ultimi" della società. Probabilmente qui Marley sviluppò la sua vena rivoluzionaria che espresse poi in moltissimi testi, contro una società ingiusta e lontana dall'uguaglianza.

WAR- Bob Marley era un rasta e come tale venerava l'imperatore d'Etiopia Hailé Selassié. All'età di 17 anni Marley decise di aderire al Rastafarianesimo e di far crescere i suoi famosissimi dreadlocks, trecce di capelli dure e intrecciate, che lo accompagneranno fino a poco prima della sua morte.  Questa canzone è tratta da un discorso dell'Imperatore d'Etiopia all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 1963, nel quale affermava che non ci sarebbe stata pace se non si fosse arrivati ad una società egualitaria, senza distinzione di religione, sesso, colore della pelle. Altrimenti sarebbe stata solamente guerra. Marley fece sua questa filosofia e la cantò in moltissime canzoni, intrise di speranza ed uguaglianza.

Bob Marley
Bob Marley

THREE LITTLE BIRDS- Questa canzone rappresenta invece una versione di Marley più spensierata e divertita. La canzone è una filastrocca su tre uccellini che solitamente andavano nel giardino del cantante mentre si rilassava e fumava erba. La canzone incita tutti a non preoccuparsi troppo del loro destino, a stare più rilassati ed ha un ritmo melodioso e dolce.

KAYA- Kaya invece parla del rapporto tra Marley e l'erba. Erba che il rastafarianesimo considera sacra, un vero e proprio mezzo di contatto con Dio e dalla quale trovava ispirazione per le sue canzoni. Il cantante la fumava costantemente perché in grado di "liberare la mente".

AMBUSH IN THE NIGHT- In questa canzone il re del raggae ricorda l'attentato subito in Giamaica nel 1976 nel quale rimase ferito. In Giamaica ormai Marley era diventato a quel tempo talmente influente politicamente, che tutti gli schieramenti lo volevano dalla loro parte. A quel tempo il presidente giamaicano Manley lo invitò a salire sul palco per un grande concerto, e Marley accettò. Così l'opposta fazione di Manley tentò di ucciderlo, scambiando l'accettazione di quell'invito come uno schieramento politico. A pochi giorni dall'attentato il cantante giamaicano salì su quel palco, denunciando davanti a tutti l'accaduto. Impaurito, poco tempo dopo si trasferì in Inghilterra.

AFRICA UNITE- In questo testo, Marley cantava il suo sogno di rendere unico il continente africano, senza più divisioni interne. Un sogno portato avanti per anni. Ancora oggi però siamo lontani dalla sua realizzazione.

REDEMPTION SONG- Redemption Song fu una delle poche canzoni non prettamente reggae che l'artista incise. Una versione del brano infatti fu registrato solamente con voce e chitarra folk. é una delle canzoni più famose e più belle dell'artista, tanto che nel tempo può vantare una serie di cover prodotte da grandi artisti come Johnny Cash e Joe Strummer. La canzone della redenzione, è una canzone che parla di dolore e del tema della malattia, che pochi mesi dopo l'uscita dell'album, lo condusse alla morte.

STIR IT UP- L'amore è un altro dei temi preferiti da Marley. In questa canzone, il riferimento è piuttosto esplicito al sesso. Il cantante nel corso della sua vita, ebbe una moglie ufficiale, ma diverse amanti, tra cui una Miss universo giamaicana. Ebbe in totale, addirittura tredici figli da diverse mogli.
In queste poche canzoni può essere ricondotta la personalità, la filosofia, la visione politica e della vita in generale di Bob Marley. Il re del reggae ci ha lasciati 35 anni fa, ma le sue canzoni, il suo reggae ed i suoi messaggi di uguaglianza, pace, ribellione rimarranno indelebili nella storia dalla musica.

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