mercoledì 24 agosto 2016

Incubo Roma, fallito l'accesso alla Champions League

Incubo Roma: dopo il buon pareggio esterno dell'andata per uno a uno  sul campo del Porto, la squadra di Spalletti perde la testa, resta in nove ed esce sconfitta per tre a zero in casa nel ritorno del preliminare, fallendo l'accesso alla fase a gironi della Champions League.


Una foto di Naingollan, uno dei pochi a provarci, dal sito della Roma


Non c'era nessun segnale alla vigilia del match che potesse far presupporre una prestazione del genere da parte della Roma. Rispetto all'andata Spalletti fa qualche cambio: in porta non c'è Alisson bensì Szczęsny, mentre in difesa c'è la novità De Rossi, scelto per sostituire lo squalificato Vermaelen, per un pacchetto difensivo composto da Bruno Peres, Manolas, lo stesso centrocampista romano e Juan Jesus. A centrocampo il regista è Paredes affiancato da Nainggolan e Strootman, mentre il tridente offensivo è lo stesso dell'andata: Salah, Dzeko e Perotti.

Il Porto di Espirito Santo invece si presenta con il solo Jesus Corona come novità rispetto all'andata; per il resto tutto confermato, con un 4-2-3-1 che vede Casillas in porta, linea difensiva composta da Maxi Pereira, Felipe, Marcano e Telles, Herrera e Pereira a protezione della difesa, Corona, Otavio e André André dietro all'unica punta André Silva.

La Roma ci prova subito al secondo minuto con un tiro dalla distanza di Nainggolan che impegna Casillas. Sembra il preludio di una buona prestazione da parte dei giallorossi, ma non è così. All'ottavo minuto di gioco è infatti il Porto a passare in vantaggio: sugli sviluppi di un calcio di punizione, Felipe, colpevolmente lasciato solo, colpisce di testa e porta i suoi sull'uno a zero.  La reazione della Roma è flebile e si concretizza in un colpo di testa di Nainggolan che finisce alto e in un tiro di Salah al trentasettesimo. Al quarantesimo però l'episodio che cambia il match: Daniele De Rossi entra duro su Maxi Pereira, il quale sarà costretto a lasciare il campo, e l'arbitro lo espelle. Un'ingenuità che non ci si aspettava dall'esperto giocatore giallorosso, che lascia così in dieci la squadra in un momento di estrema difficoltà. Spalletti decide di operare subito un cambio, sostituendo Paredes con Emerson Palmieri. 

A cinque minuti dall'inizio della ripresa però, anche il neo entrato difensore brasiliano si fa espellere per una bruttissima entrata su Jesus Corona: anche stavolta l'arbitro non ha dubbi e mostra il cartellino rosso al giocatore giallorosso. Altra incredibile ingenuità e Roma in nove. Perotti e Nainggolan tentano di trovare il gol del pareggio ma invano. Così al settantreesimo e al settantacinquesimo, il Porto realizza le reti del due e del tre a zero, rispettivamente con Layun, subentrato all'infortunato Maxi Pereira, che supera Szczęsny ed insacca, e con Corona, autore di un'azione personale, con la difesa della Roma ormai allo sbando. Dopo questo brutto uno-due la Roma non è più capace di reagire  e la partita scorre così verso la fine senza sussulti.

Una sconfitta inaspettata per la Roma, almeno per le modalità in cui è avvenuta; la squadra, per stessa ammissione di calciatori come Nainggolan e Strootman intervenuti ai microfoni dopo il match, è entrata in campo con un atteggiamento sbagliato, non riuscendo a reagire al gol del Porto e non gestendo la tensione della partita, conclusa addirittura in nove. Si tratta di una sconfitta che condizionerà tutta la stagione della squadra giallorossa, a cominciare dagli ultimi giorni di calciomercato che, senza la Champions da disputare, sarà per forza di cose ridimensionato .

Adesso il compito di Spalletti sarò quello di far archiviare presto alla squadra questa cocente sconfitta, trovando la serenità per affrontare il prosieguo della stagione, appena iniziata. 


Tamara

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